Sbarra, Mezzogiorno riparta da investimenti innovativi

Abruzzo

A Vasto congresso regionale Cisl Abruzzo e Molise

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(ANSA) - VASTO, 30 MAR - "Il Mezzogiorno deve ripartire da investimenti forti ed innovativi sullo sviluppo industriale, le nuove tecnologie digitali, innovazione, ricerca, fonti energetiche alternative, infrastrutture materiali e immateriali.
    Un Sud senza industria rischia la desertificazione e di vedere incrementato il divario con le altre aree nazionali e con l'Europa". Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Congresso regionale della Cisl Abruzzo e Molise, in corso a Vasto, definendo "importante" il fatto che Stellantis abbia "confermato la gigafactory a Termoli in sinergia con altre grandi società internazionali".
    "È di buon auspicio - ha detto - la decisione della dirigenza di Stellantis, come sollecitato dalla Cisl, ad incontrare domani mattina a Torino i sindacati dei metalmeccanici. Abbiamo bisogno di un grande piano di formazione professionale per dare centralità al lavoro. Una grande operazione di reindustrializzazione a cui deve far seguito un impegno del gruppo in tutti gli stabilimenti meridionali e nelle altre regioni italiane. Abbiamo bisogno di avere certezze sugli investimenti previsti in Italia, sui nuovi modelli e soprattutto sul mantenimento dei livelli occupazionali in tutti gli stabilimenti a partire dalla Sevel della Val di Sangro".

   

"L’Abruzzo ed il Molise - ha proseguito - sono aree del Sud con un alto tasso di industrializzazione, con eccellenze agroalimentari, forti realtà nell’artigianato, nel terziario, nel sistema-turismo. Un patrimonio formidabile che però ha subito colpi fortissimi a causa della pandemia e cui corrispondono anche ampie sperequazioni interne, accresciute dai ritardi nella ricostruzione post-sisma, da antichi gap infrastrutturali, dalla scarsezza di investimenti su innovazione, infrastrutture, sanità pubblica, servizi".
"Fondamentale sarà l’utilizzo pieno e virtuoso delle risorse del Pnrr, dotazioni formidabili che attraverso il partenariato partecipato dal sindacato dovranno trasformare ed ammodernare i territori in modo condiviso, con forti condizionalità occupazionali, rivolte soprattutto a giovani e donne. Bisogna rafforzare gli organici degli enti locali che hanno perso tanti dipendenti nell’ultimo decennio a causa del blocco del turnover, assicurando le dotazioni necessarie per assumere i tecnici che servono a trasformare gli stanziamenti del Piano in cantieri. Altrimenti si realizzerà il paradosso che le realtà più deboli saranno proprio quelle che perderanno il treno della ripartenza”, ha concluso il segretario generale.

(ANSA).
   

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