Negozi via da centro Chieti,Confcommercio vuole Osservatorio

Abruzzo

Meglio di altre città, ma troppi finiscono in centri commerciali

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(ANSA) - CHIETI, 03 MAR - Dal 2012 a oggi il centro storico di Chieti ha visto sparire 29 imprese, in periferia sono diminuite di 42 unità le attività commerciali. Al tempo stesso è stabile l'offerta di negozi al dettaglio. A Chieti le attività commerciali a giugno 2021 erano 174 in centro storico e 416 in periferia. Nel 2019 si contavano in centro storico 173 imprese e 418 nei dintorni. E' l'istantanea scattata dalla settima edizione dell'Osservatorio nazionale sulla demografia d'impresa che, attraverso il Centro studi di Confcommercio, ha puntato l'attenzione su 120 Comuni medio grandi italiani, di cui 110 capoluoghi di provincia e 10 non capoluogo di media dimensione.
    "I dati -dice Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti - sono serviti a elaborare riflessioni sulla nostra città con comparazioni con gli altri capoluoghi abruzzesi e di regioni limitrofe, come Ascoli Piceno. Tra i settori del commercio al dettaglio, nelle città comparabili con il nostro capoluogo sono in discesa i consumi tradizionali come abbigliamento, mobili, giocattoli, libri e calzature che escono dai centri storici per essere inglobati nei grandi centri commerciali periferici. Una vera e propria minaccia per la vitalità della nostra città". Nonostante tutto Chieti presenta un'offerta commerciale in linea con le altre città abruzzesi e batte il centro storico di Pescara come presenza di commercio al dettaglio. Sono 133 le attività del centro storico di Pescara censite a giugno 2021 contro le 174 di Chieti. Nel confronto con Teramo e L'Aquila i numeri di Chieti città sono in linea e in alcuni casi superiori. Ad Ascoli Piceno si registrano 135 attività in centro storico, a Chieti 174, e 368 non in centro storico, a Chieti 416. "Abbiamo chiesto la costituzione di un Osservatorio, riteniamo utile una maggiore integrazione progettuale tra i temi urbani e quelli economici, e ciò è coerente - dice Tiberio - con la partecipazione al tavolo del progetto #comprateatino. E' fondamentale rafforzare i partenariati locali e definire strategie condivise aderenti alle necessità dei luoghi, per contrastare i fenomeni di desertificazione commerciale e valorizzare il tessuto economico in tutte le sue forme." (ANSA).
   

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