Nuove frontiere per la salute degli animali selvatici
(ANSA) - SULMONA, 03 NOV - Una sfida ambiziosa dell'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise e del Parco Nazionale della Maiella per una collaborazione che metta insieme le buone pratiche, la lunga esperienza nel campo epidemiologico e i sistemi diagnostici dell'Istituto e le possibilità che derivano da un laboratorio a cielo aperto, come quello del Parco, nel quale la conoscenza delle dinamiche ecologiche che regolano lo stato di salute degli animali selvatici è da anni supportata da un intenso lavoro di campo e da collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali di recente realizzate da parte del Wildlife Research Center del Parco stesso.
In virtù delle le rispettive aree di attività e competenze, l'accordo mira allo sviluppo di servizi innovativi e di attività di ricerca in ambito eco-epidemiologico e gestionale sulla fauna selvatica. Si lavorerà per costruire un modello sperimentale di messa a sistema dei dati sanitari con elementi di ecologia delle popolazioni oggetto della sorveglianza epidemiologica, ivi inclusi i dati riferiti alle interazioni spaziali, trofiche e sanitarie tra animali selvatici e animali domestici monticanti; il percorso è quello indicato dalla disciplina, così di recente definita, della Conservation Medicine rivolta prioritariamente a specie in via di estinzione o sottoposte a particolari regimi di tutela.
Venerdì 5 prossimo novembre, alle ore 11:00, nella Sala Tosti dell'ex-Aurum a Pescara, il direttore generale Izsam Nicola D'Alterio e il presidente del Parco Lucio Zazzara, insieme ai referenti tecnici del progetto, presenteranno le iniziative in corso che confermano ancora una volta l'esclusività e il primato dell'Abruzzo come regione verde e sensibile alla cura della salute e del benessere dell'uomo e degli animali. (ANSA).
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