'Sigillo d'oro' di Sulmona al patriota Malvestuto

Abruzzo

Benemeranza a ultimo ufficiale vivente della Brigata Maiella

(ANSA) - SULMONA, 04 SET - Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha consegnato al patriota Gilberto Malvestuto il Sigillo d'Oro della città nel corso di una cerimonia a Palazzo San Francesco alla presenza dello stesso Malvestuto, che nei mesi scorsi ha tagliato il traguardo del secolo di vita. La benemerenza civica, che giusto 611 anni fa venne concessa alla città da Re Ladislao di Durazzo, è stato il riconoscimento dell'intera comunità sulmonese per l'esponente di spicco della Brigata Maiella, concreto esempio di coerenza con i valori di libertà, democrazia e pace, che animarono i giorni della lotta di liberazione dal nazifascismo.
    Valori oggi indicati alle giovani generazioni, per difendere e sempre salvaguardare le libere istituzioni democratiche e la loro dignità. Grande la commozione all'atto della consegna del sigillo, quando lo stesso Malvestuto ha preso la parola dichiarando ancora una volta il suo amore per i valori di libertà e di dignità dell'uomo accompagnato da un abbraccio alla città di Sulmona. Lo stesso Malvestuto ha ricordato tutti coloro con cui condivise passioni, sofferenze, sacrifici e lotte nella Brigata Maiella, fino all'alba del 25 aprile. Tra gli altri i sulmonesi Oscar Fuà, caduto in un agguato a Brisighella nel dicembre 1944 e Amleto Contucci. La cerimonia ufficiale nell'aula consiliare di palazzo San Francesco, presente una folta delegazione dei patrioti della Brigata Maiella, è stata introdotta dagli interventi di Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Brigata Maiella, Fulvio Angelini, presidente provinciale dell'Associazione nazionale Partigiani d'Italia, Mario Setta, storico e autore di numerose pubblicazioni sulla Resistenza in Abruzzo e Antonio D'Annunzio, nipote di Ettore Troilo, comandante della Brigata Maiella.
    "Malvestuto è il testimone più vero dell'amore per la libertà", ha detto il sindaco Casini sottolineando che la cerimonia di oggi è stata consegnata alla storia della città, perché sia sempre viva la memoria di quei valori e di quelle lotte dalle quali è nata la democrazia. "Il futuro di un Paese nasce dalla sua storia" ha ricordato al riguardo Malvestuto, esortando i giovani soprattutto a non tradire mai l'amore per la democrazia e per la libertà. (ANSA).
   

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