Il portale di dati aperti su ricostruzione e eventi naturali
(ANSA) - L'AQUILA, 14 DIC - È online "Open Data Ricostruzione" il portale dei dati del territorio dell'Aquila, realizzato in collaborazione tra Comune dell'Aquila e Gssi (Gran Sasso Science Insitute), destinati a imprese e cittadini. Il portale, che è stato presentato questa mattina dal GSSI e Comune, è stato realizzato con l'apporto scientifico dell'Università dell'Aquila, Uffici speciali della Ricostruzione, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il progetto coniuga le esigenze di trasparenza e riuso dei dati, a favore dei cittadini, indicato dalla pubblica amministrazione. "I dati sono un bene pubblico e devono essere messi a disposizione dei cittadini, nel modo più chiaro e utile possibile" - ha detto Eugenio Coccia rettore GSSI. La piattaforma è divisa in due sezioni:"Terremoto e ricostruzione" e "Città e territorio". All'interno del portale sono presenti delle applicazioni digitali scaricabili. Tra i numerosi dati presenti sul portale, e in corso di integrazione, ci sono quelli sui finanziamenti dedicati alla Ricostruzione. Il sito consente con l'indicazione di un semplice tag (indirizzo di un palazzo, tecnico responsabile, etc) di scaricare gratuitamente tutte le informazioni sulle pratiche di ricostruzione. Presenti anche vari tipi di mappe ad altissima risoluzione, realizzate con droni e con satelliti. Tra questa mappe, quella della città dell'Aquila e dei suoi palazzi, che consente di arrivare al dettaglio delle misure dei singoli immobili. La mappa di accumulazione delle acque meteoriche, della caduta neve e dell'irradiazione solare. Scaicabile anche la App di Simulazione sul Terremoto. Il modello, realizzato dal Gssi in collaborazione con INGV, è il più avanzato attualmente disponibile nelle letteratura scientifica. Il simulatore, esaminando le faglie, è in grado di calcolare gli effetti di sisma di varie intensità sul territorio, fino a prevedere l'effetto sui singoli palazzi.
A questo scopo è stato usato il supecalcolatore "Caliban" dell'Università dell'Aquila. (ANSA).