Lezioni 'D'Annunzio', numero registrato superiore a quelle reali
(ANSA) - CHIETI, 17 GIU - Un docente universitario della ''D'Annunzio'' nonché primario di una Unità Operativa Complessa presso l'ospedale di Chieti è stato raggiunto da un provvedimento di interdizione perchè accusato di falso ideologico e truffa ai danni di un ente pubblico. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Chieti ed è stato eseguito dai militari del Compagnia di Chieti della Guardia di Finanza.
Dall'attività di riscontro circa l'effettiva presenza in servizio del professore è emerso che nel 2019 avrebbe ripetutamente e falsamente comunicato, attraverso l'annotazione sul registro elettronico, un numero di lezioni ed attività di tutoraggio di gran lunga superiori a quelle che sono state verificate in base ai riscontri effettuati. Gli accertamenti sono stati eseguiti anche ascoltando numerosi studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, al fine di verificare le modalità in cui veniva effettuata l'attività didattica e la reale presenza del docente.
Le indagini hanno così permesso di appurare una netta differenza tra le ore certificate nel registro elettronico e quelle effettivamente somministrate. L'inchiesta diretta dal procuratore della Repubblica di Chieti, Francesco Testa, e dal sostituto Giancarlo Ciani, è stata condotta attraverso attività tecniche ed acquisizioni documentali.
La falsa attestazione riguarda mille ore di tutoraggio non eseguito. In 12 mesi il docente avrebbe tenuto 100 delle 1.100 ore di insegnamento previste, percependo emolumenti illegittimi per 60mila euro. Sono ancora in corso perquisizioni per chiarire alcuni aspetti della vicenda. L’inchiesta nasce dalle dichiarazioni di alcuni medici dell’Unità Operativa Complessa, confermate dagli specializzandi. "Le indagini continuano: stiamo svolgendo ulteriori approfondimenti”, ha dichiarato il procuratore di Chieti Francesco Testa.