Cinghiali,nel Chietino 7,8% ha Epatite E

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Studio presentato a Chicago da Servizio Sanità animale Asl

(ANSA)-CHIETI,10 NOV-L'Abruzzo, con il 22,2% del totale dei casi a livello nazionale, è la regione più colpita dall'Epatite E, malattia dei suidi sostenuta da un virus (HEV) in grado di trasmettersi da animale ad animale e che può passare all'uomo per via alimentare: in Abruzzo è infatti molto frequente il consumo di carne suina cruda o poco cotta, in forma di salsicce di carne e di fegato, anche di cinghiale. Il Servizio veterinario di Sanità animale della Asl Lanciano Vasto Chieti, diretto da Giovanni Di Paolo, ha sviluppato uno studio sperimentale sui cinghiali cacciati per determinare, nella popolazione di circa 6.000 esemplari, non tanto la positività sierologica, segno di contatto con il virus, quanto la reale presenza del virus dell'epatite E. I risultati dello studio, presentati alla "Conferenza mondiale dei ricercatori delle malattie infettive animali" a Chicago, ha evidenziato una percentuale di infezione del 7,8% sui 102 cinghiali testati, provenienti dai Comuni dell'Ambito territoriale di caccia (Atc) Chietino Lancianese.
   

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