Carolina Venosi e Antonello Colonna: "Insieme diffondiamo la romanità"

Spettacolo

L'autrice e lo chef stellato insieme per far conoscere e trasmettere l’essenza della romanità, utilizzando due elementi fondamentali della cultura romana: i modi di dire e la cucina

Un’autrice – laureata in architettura, che con il suo blog Rome is more e il libro Veni Vidi Daje - Dizionario romanesco-inglese per cavarsela a Roma senza sbroccà traduce le espressioni romanesche in inglese, e uno Chef – rigorosamente romano – che attraverso i piatti tipici tiene viva e contemporanea l’identità della cucina romanesca. Un connubio perfetto che si è incontrato a Identità Golose, a Milano, e che ha raccontato ai presenti – molti milanesi – come la cucina e il dialetto possano, insieme, essere veramente due elementi fondamentali per la diffusione di una cultura. Quella romanesca in primis.

Rome is more: la romanità spiegata agli stranieri da Carolina Venosi

“Lo scopo è divulgare la romanità e credo che nulla, più del dialetto, possa essere il veicolo di questa essenza tutta romana. L’inglese fa da supporto a questa avventura e aiuta a rendere tutto più ironico. Credo, infatti, che nulla più dell’ironia ci possa aiutare a comunicare in maniera più incisiva e a diffondere meglio qualunque messaggio si voglia trasmettere. E il romanesco, che già è un linguaggio comico, rinomato per essere divertente e da utilizzare non solo a Roma ma anche in altre parti d’Italia, in questo modo prende una nuova vita”. Parola di Carolina Venosi, biondissima e simpaticissima, rigorosamente – ed orgogliosamente – Romana di Roma. Che dopo una laurea in architettura e un periodo come responsabile marketing in un’azienda di abbigliamento, ha deciso di rendere concreta un’idea che già aveva da tempo. Ma che, forse a lungo, aveva lasciato nel cassetto dei desideri da realizzare.

Erasmus in Francia dovevo spiegare le espressioni romanesche

Tutto nasce dal periodo in Erasmus in Francia, durante l’università. “Dovevo tradurre le mie espressioni romanesche ai miei amici, che erano tutti incuriositi dai miei modi di dire”. La versione originale era, quindi, orale e in francese. Qualche anno dopo è arrivata quella in inglese. Utilissima per chi non parla la lingua romana e anche per chi non comprende l’italiano. L’espressione preferita di Carolina? “La prima, inserita nel libro – è “Se lallaero”, che significa “Sì, vabbé”, ma ironico. Lo diceva spesso mio nonno, quindi è un modo di dire che appartiene ad una generazione passata rispetto alla mia. Ma il mio legame con Roma e il romanesco è così forte grazie a mio nonno, un romano della Garbatella che mi ha trasmesso tantissimo e volevo facesse parte in qualche modo di questo progetto.

Colonna: "Amatriciana sta al Colosseo come carbonara al Pantheon"

“Associando espressioni e cibo si dà nobiltà alla cultura romanesca, che spesso viene definita casareccia e a volte cialtrona”. Parola di Antonello Colonna, chef stellato, ma anche – e soprattutto – cuoco. Ambasciatore della cultura romanesca in Italia e non solo, porta da sempre l’identità e la tradizione romana nei suoi piatti. Da poco arrivato a Milano, dove ha aperto Open Colonna Milano, mette nei suoi piatti la cucina romana e romanesca in maniera autorevole. E insieme a Carolina Venosi ha voluto associare le sue specialità ai detti romani. “La cucina della nostra regione piace molto: è essenziale farla conoscere. Abbiamo i mezzi per farlo, dobbiamo farlo nel migliore dei modi. È quello che trasmetto ogni giorno anche all’Open Colonna Bistrò, alla stazione Termini, il primo ristorante “con” la stazione e non “nella” stazione. I viaggiatori, e non solo, possono conoscere la bellezza e la bontà della cucina romana in un posto di passaggio come Termini”.

E quindi: daje, no!

 

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