The New Pope, critica italiana e internazionale entusiasta per il debutto della serie

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Il primo episodio andato in onda venerdì 10 gennaio è stato visto su Sky da 500mila spettatori medi, dato in linea con la media complessiva di The Young Pope. Elogi per la recitazione di Jude Law e John Malkovich, per il ruolo di Silvio Orlando e per l’ipnotica sigla

Ha debuttato fra gli elogi della critica italiana e internazionale The New Pope, la serie Sky Original creata e diretta dal premio Oscar Paolo Sorrentino. Il primo episodio andato in onda venerdì 10 gennaio è stato visto su Sky da 500mila spettatori medi, dato in linea con la media complessiva di The Young Pope, trasmessa nell’ottobre 2016. (SORRENTINO RACCONTA LA SERIE - GUARDA L'INTERVISTA INTEGRALE)

Gli elogi della stampa internazionale

“Scandaloso, audace, seducente e visivamente lussurioso” l’ha definita il Wall Street Journal. Di un Jude Law "geniale" parla Le Figaro, per Collider The New Pope è "meraviglioso e incredibilmente sexy". Di un prodotto “incisivo e grandioso” scrive Telerama, mentre il Guardian rassicura tutti i fan della prima serie tv di Sorrentino: “Chiunque sia stato affascinato da The Young Pope sarà sollevato dal fatto che il suo seguito, The New Pope, sia altrettanto ricco e affascinante e gloriosamente enigmatico. Malkovich è divino". Decider invece non ha dubbi: la seconda serie TV del regista premio Oscar è “l'appagamento più grande che abbiamo in TV in questo momento".

Lodi anche dai quotidiani italiani

Applausi pressoché unanimi dalla stampa italiana. Il Venerdì di Repubblica consiglia di “buttarsi a capofitto in questa seconda stagione”, non senza aver prima lodato il lavoro di Silvio Orlando nei panni del Cardinal Voiello, “tessitore di trame” e vero burattinaio della serie: “oltre ogni limite di resa scenica e attoriale”. Il Corriere della Sera parla di una serie che vive di luce propria rispetto a The Young Pope e che dà vita a una vera e propria gara di recitazione per i suoi due splendidi protagonisti, Jude Law e John Malkovich. Dello stesso avviso La Verità: “la serie è più di un sequel di The Young Pope”. Anche TvBlog esalta “l'impresa, riuscita, di Sorrentino di espandere il mondo pensato in The Young Pope”. “Sorrentino ha preso ancora più confidenza con il mezzo televisivo e si diverte ad abitarlo seguendo le proprie regole” si legge nella recensione. Per Il Fatto Quotidiano, la serie prodotta per Sky da Wildside e The Apartment, parte di Fremantle, è “un’allucinazione che è meglio della realtà...Sorrentino in purezza”.

Il ruolo di Silvio Orlando e la presenza delle donne

Sul Cardinal Voiello, tifoso del Napoli e 'manovratore' di un Vaticano che vada avanti secondo le sue regole, si sprecano apprezzamenti: per Esquire è “il personaggio più bello degli ultimi anni, quintessenza dell’essere italiani (di più: partenopei)”, e dello stesso avviso è Vanity Fair: Voiello è “il faro sempre acceso della serie, uno dei personaggi più riusciti dell’universo sorrentiniano”. Coming Soon non dimentica l’importante ruolo delle due donne della serie, interpretate da Cécile De France e Ludivine Sagnier: “The New Pope è la storia più femminile di Sorrentino, carnale dimostrazione dell’impossibilità di una vita senza eros, regalando due cruciali personaggi di donne in un covo di uomini”. Wired guarda invece alla serie Sky Original sul Vaticano secondo Sorrentino come a “un modo per continuare il grande racconto del potere moderno”.

L’ipnotica sigla

A catturare fin da subito l'attenzione è stata anche l'ipnotica sigla che ha aperto il primo episodio di The New Pope, col Refettorio di Fondazione Cini a Venezia come un club unico nel suo genere, illuminato dalle luci al neon di un’imponente croce. Al centro, decine di giovani suore che, in bianco, messi da parte per una notte tonache e veli, ballano disinibite sulle sensuali note di Good Time Girl dei Sofi Tukker.

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