Sanremo 2019, Foa: "Il sistema di voto va corretto"

Spettacolo

Il presidente della Rai interviene sulla polemica innescata dalla classifica finale del Festival vinto da Mahmood. Il metodo utilizzato nella kermesse prevede l’unione dei voti da casa e della giuria: un sistema che quest’anno ha ribaltato il risultato finale

Non si placa la polemica sul sistema di voto del Festival di Sanremo (LO SPECIALE). Due giorni dopo la vittoria di Mahmood, decisa dalla somma tra televoto e preferenze della giuria, anche il presidente della Rai, Marcello Foa, interviene sul tema. ''C'è stata una sproporzione, un chiaro squilibrio tra il voto popolare e una giuria composta da poche decine di persone che ha provocato le polemiche. Questo è il vero punto che deve farci riflettere. Questo sistema funziona o no? Va corretto chiaramente anche perché il pubblico si senta rappresentato. C'è stato, come sappiamo un ribaltamento del giudizio e ne va tenuto conto'', ha sottolineato Foa. 

Le polemiche sul voto

La polemica era stata sollevata fin da subito dal secondo classificato, il cantante romano Ultimo. Dopo la sconfitta sul palco dell’Ariston, il 23enne si era sfogato sui social: “Da casa eravamo il quadruplo rispetto agli altri”. Il post è stato successivamente cancellato, ma si riferiva al ribaltamento del risultato finale rispetto al televoto: per il pubblico da casa Ultimo sarebbe stato il vincitore con il 46,5% di voti rispetto al 39,4% de Il Volo e il 14,1% per Mahmood. Il sistema del Festival però prevede che a queste cifre si sommino anche il voto della giuria e della sala stampa. Un metodo duramente criticato su Facebook anche dal vicepremier Luigi Di Maio: “Non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic. Ringrazio Sanremo perché quest’anno ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c’è tra popolo ed élite".

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