Sanremo 2019, Di Maio: “Giuria ha ribaltato televoto. Élite lontana dal sentire popolare"

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Il vicepremier: “Critici musicali e sala stampa sempre più distanti dal popolo. La canzone che più mi piace è quella di Cristicchi, complimenti a Mahmood, a Ultimo e a tutti gli altri”

Anche Luigi Di Maio, dopo Matteo Salvini, interviene sul verdetto dell’edizione numero 69 del Festival di Sanremo, con un lungo post su Facebook. Il vicepremier, leader del M5s, esprime la sua preferenza per Simone Cristicchi e critica l’esito della kermesse perché “non ha vinto quello che voleva la maggioranza dei votanti da casa, ma quello che voleva la minoranza della giuria, composta in gran parte da giornalisti e radical chic". Ciò nonostante, "faccio i miei complimenti a Mahmood - prosegue Di Maio - a Ultimo e a tutti gli altri. E ringrazio Sanremo perché quest’anno ha fatto conoscere a milioni di italiani la distanza abissale che c’è tra popolo ed élite. Per l’anno prossimo, magari, il vincitore si potrebbe far scegliere solo col televoto, visto che agli italiani costa 51 centesimi facciamolo contare!”. (Il sindaco Sala: con Mahmood ha vinto Milano e l'ItaliaLO SFOGO DI ULTIMO

“Cristicchi mi piace davvero tanto”

“La canzone che più mi piace di Sanremo è questa e ho sperato che vincesse”, scrive Di Maio riferendosi ad “Abbi cura di me” di Simone Cristicchi. “Non sono mai stato fan di Cristicchi - aggiunge il vicepremier - ma questa canzone la sto ascoltando all’infinito su Spotify. Mi piace davvero tanto. Il mio vincitore - si legge in coda al post - è Cristicchi, per la musica che mi ha regalato in questi giorni di viaggi e impegni lavorativi da Pescara a Milano passando per Bologna, Vicenza e Padova".

“Giuria sempre più distante dal sentire popolare”

Di Maio osserva: “Ma più che sulle canzoni preferite di ognuno, vedo che c'è un gran dibattito sul vincitore di Sanremo perché la giuria, composta da critici musicali del "calibro" di Beppe Severgnini, e la sala stampa hanno totalmente ribaltato il risultato del televoto. E qual è la novità? Questi sono quelli sempre più distanti dal sentire popolare e lo hanno dimostrato anche nell'occasione di Sanremo”.

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