Le mostre da vedere a Roma a gennaio

Spettacolo

Pietro Adami

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Da Picasso a Pollock, da Mantegna a Warhol, fino all’onirico viaggio di "Dream", a inizio 2019 la Capitale offre esposizioni per tutti i gusti. Per i più piccoli, da non perdere il dietro le quinte Pixar. Per gli appassionati di fumetti, al Maxxi spazio a Zerocalcare

Da Picasso ad Andy Warhol, dalla Pixar ai fumetti di Zerocalcare: a gennaio 2019 Roma offre a cittadini e turisti una vasta offerta di mostre ed esibizioni. Ce n'è per tutti i gusti, dalla storia al cinema, dalla scultura alla pittura. Non resta dunque che scegliere tra le decine di esposizioni che popolano e arricchiscono la Capitale nel nuovo anno. Ecco una selezione di alcune mostre in programma a gennaio 2019.

Le imperdibili

Tutti conoscono il talento di Picasso come pittore. Meno nota, anche se altrettanto prolifica e geniale, è la sua produzione come scultore. Nella cornice di Galleria Borghese c’è tempo fino al 3 febbraio per ammirare "Picasso. La scultura", la prima mostra in Italia interamente dedicata al Picasso scultore con 55 capolavori realizzati dal 1902 al 1961, che dialogano con una delle collezioni permanenti più belle al mondo. Per chi invece è appassionato della Pop Art, ma non solo, in occasione del novantesimo anniversario della nascita di Andy Warhol il Museo del Vittoriano dedica una retrospettiva all’artista statunitense, con un’esposizione di oltre 170 opere. A pochi passi di distanza, sempre al Museo del Vittoriano, spazio alla mostra "Pollock e la Scuola di New York". Provenienti dalla collezione del Whitney Museum di New York, arrivano nella Capitale le opere di artisti come Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline, con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili "Irascibili" tra gli anni ’50 e ’60. Al centro Pollock, con le sue straordinarie tele realizzate con la tecnica del drip painting.

Alla scoperta del Primitivismo

Il Picasso scultore è anche tra i protagonisti di "Je suis l’autre. Giacometti, Picasso e gli altri. Il primitivismo nella scultura del Novecento": la mostra, allestita alle Terme di Diocleziano, presenta al pubblico ottanta opere, tra sculture di grandi maestri del Novecento e capolavori di arte etnica. Da Braque a Mirò, da Klein a Pomodoro, tanti gli artisti del Novecento influenzati dalle arti etniche e popolari non occidentali che irruppero, in modo improvviso e rivoluzionario, alla fine dell’Ottocento.

Esperienze oniriche

Un suggestivo viaggio all’interno dell’arte contemporanea: è ciò che promette fino al 5 maggio "Dream. L’arte incontra i sogni", l’ultimo capitolo della trilogia realizzata da Danilo Eccher al Chiostro del Bramante. Un percorso fisico, surreale, mentale e onirico che guida gli spettatori attraverso una serie di tappe e passaggi, soste e ripartenze, dall’immersione nella natura a un confronto con le forme, dall’evocazione di memorie personali e collettive al contatto con la materia, dalle ombre, i suoni, il buio verso l’immersione totale nella luce.

Il fascino della storia

Per tutti gli appassionati della storia e della letteratura antica, fino al 20 gennaio è possibile andare alle Scuderie del Quirinale e ammirare la mostra "Ovidio. Amori, miti e altre storie". Sculture di età imperiale, affreschi e stucchi provenienti da Pompei, manufatti, preziosissimi manoscritti e poi i grandi artisti come Botticelli, Tintoretto, Cellini, Ribera, Poussin e Batoni, in uno straordinario dialogo tra poesia e arte, immagini e parole. I miti di Ovidio raccontati attraverso le opere degli innumerevoli artisti che ne hanno tratto ispirazione. Per immergersi fino in fondo nella fase più antica della storia della Capitale tappa d’obbligo sono anche i Musei Capitolini, che fino al 27 gennaio ospitano la mostra "La Roma dei re. Il racconto dell’archeologia": l’esibizione illustra gli aspetti salienti della formazione della città ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali che interessarono Roma nel periodo in cui la città era governata da re.

Il talento italiano a Palazzo Barberini: Mantegna e Guido Reni

Nelle magnifiche stanze di Palazzo Barberini sono allestite due mostre che esaltano il genio di due grandi pittori italiani: Andrea Mantegna e Guido Reni. Fino al 27 gennaio la mostra "La stanza di Mantegna. Capolavori dal Museo Jacquemart-André di Parigi", frutto di uno scambio con il museo francese, è incentrata su un ristretto numero di opere di notevole qualità e di grande importanza sia dal punto di vista della storia dell’arte che da quello della storia del collezionismo e del gusto, fra cui un capolavoro di Andrea Mantegna: Ecce Homo. C’è tempo invece fino al 17 febbraio per godersi la mostra "Guido Reni, i Barberini e i Corsini. Storia e fortuna di un capolavoro": l’esposizione ruota intorno a uno dei quadri più emblematici della storia della collezione delle Gallerie Nazionali: la Visione di sant’Andrea Corsini di Guido Reni.

Per i più piccoli, ma non solo: dietro le quinte della Pixar

Da Toy Story a Coco, da Alla ricerca di Nemo a Cars: da anni tantissimi bambini e adulti non si perdono un'uscita nei cinema dei film d’animazione Pixar: ora è tempo di conoscere cosa accade dietro le quinte. Con oltre 400 opere tra disegni, sculture, bozzetti, collage e storyboard, e una ricchissima selezione di materiali video, la mostra "Pixar. 30 anni di animazione" è un vero e proprio viaggio negli Studios e nell'universo creativo della Pixar, che approda al Palazzo delle Esposizioni fino al 20 gennaio.

Omaggio a Marcello Mastroianni

Non c’è simbolo del cinema italiano più evocativo di Marcello Mastroianni: dagli esordi con Riccardo Freda nel 1948 alla collaborazione con Federico Fellini una mostra al Museo dell’Ara Pacis, inaugurata alla Festa del Cinema lo scorso ottobre, omaggia il grande attore con una retrospettiva esposta fino al 19 febbraio. Scritti, testimonianze, recensioni, oltre a rare fotografie che ritraggono l’attore vicino agli altri grandi nomi che hanno fatto la storia del teatro italiano.

Scatti d’autore

Ha anticipato i tempi, fotografando un mondo in trasformazione, tra gli anni Sessanta e Settanta, caratterizzato da un’attenta osservazione della realtà, mai occasionale e straordinariamente empatica. "Lisetta Carmi. La bellezza della verità", al Museo di Roma in Trastevere, espone per la prima volta in una mostra completamente dedicata gli scatti della fotografa genovese, oggi 94enne. Fotografia come strumento di impegno politico e denuncia sociale, con immagini che hanno segnato un’epoca, come quelle realizzate nel 1964 nel porto della sua Genova. Tra chi non ha mai tradito la sua missione di testimone inesauribile del mondo c’è sicuramente anche Paolo Pellegrin. È possibile fino al 10 marzo, al Maxxi, ripercorrere il percorso creativo e i temi che animano la ricerca del grande fotografo romano. "Paolo Pellegrin. Un’antologia" raccoglie oltre 150 scatti del reporter, vincitore di dieci edizioni del World Press Photo. Due le sezioni esposte: la prima dedicata all’essere umano, la seconda focalizzata sulla sua visione della natura.

Fumetti in mostra: al Maxxi c’è Zerocalcare

Last but not the least, un autore diventato una vera e propria icona tra i giovani. Da sempre legato alla scena underground, portavoce della generazione anni ‘90, cresciuta tra precariato e web, tra il G8 di Genova e le serie tv, Michele Rech, in arte Zerocalcare, è protagonista con i suoi fumetti della mostra al Maxxi "Zerocalcare. Scavare fossi, nutrire coccodrilli". Fino al 10 marzo sarà possibile ripercorrere tutti gli anni della sua produzione tra poster, un’ampia selezione di illustrazioni, copertine di dischi, tavole originali dei suoi nove libri, magliette, loghi e un lavoro disegnato dal fumettista di Rebibbia per l’occasione.

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