Uno scarabocchio che vi travolgerà

Spettacolo

Roberto Palladino

Un dettaglio dalla copertina di Argh
argh_maicolmirco

Bao pubblica Argh, la raccolta di vignette dissacranti di Maicol&Mirco

Quando Daniela di Bao mi ha contatto per la presentazione a Milano degli Scarabocchi di Maicol&Mirco un grande punto interrogativo è apparso nella mia testa. Lo ammetto: li conoscevo davvero pochissimo. Ma mi fido di Daniela e poi è Bao e allora ho cominciato ad indagare su questo duo. Le prime cose che ho visto sono 4 video dalla loro pagina facebook scarabocchi animati. 4 brevi pezzi girati in periferia fra il surrealismo e cinico Tv (che pure surreale era) in cui due persone con la testa insacchettata al ritmo di una tarantella midi distorta si prendono a pistolettate con dialoghi del genere: “scusa che ore sono” “le 8 e un quarto perché?” “Grazie alle 8 e un quarto uccido sempre qualcuno”. Uhmm. Ok andiamo avanti e capiamo. I video continuano tutti più o meno sullo stesso tono e allora passo ai “fumetti” di questo strano duo.

Ho ancora addosso quella sensazione un po' grottesca e dissociata dei video "tarantellati" quando inizio a entrare in questo mondo assai stralunato e amaro.  “Siamo tante cose ma tutte per poco” dice una delle strane creaturine che danno vita a una delle centinaia di vignette pubblicate nell'opera omnia raccolta da Bao.  “Ragionare vuole dire vivere anche per gli altri”  e così via in un sussegursi di scarabocchi in rosso e nero in cui ironia e filosofia si alternano alla voglia di essere provocatori e cattivi. Sicuramente Maicol&Mirco ti catturano facendoti perdere in questo loro strano mondo, riuscendo a strapparti più di un momento per riflettere, sorridere e, a volte, infastidirti. Ma fa parte del gioco, d’altronde il titolo della raccolta è Argh.

Una comunicazione grafica perfetta per i social dove i due riscuotono un grandissimo successo. “Abbiamo preso per il culo tutti, tranne i lettori” hanno detto in un’intervista di qualche tempo fa a Rolling Stone. Ed è vero: c’è una grande onestà di fondo nel loro lavoro che (ora un po' ho studiato) nasce più di 15 anni fa nei circuiti underground con pubblicazioni in pochissime copie per poi approdare ai social. In mezzo altri libri fra cui uno per bambini, Palla rossa e Palla blu, e una mostra.

Due personaggi eterogeni e interessanti che avrei conosciuto volentieri se fossi riuscito ad andare alla presentazione. Così magari avrei anche scoperto che Maicol&Mirco, in realtà, sono una sola persona...

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