Il Grinch e il Natale da rubare

Spettacolo

Denise Negri

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Sta per arrivare il Natale, sempre che il Grinch non ce lo rubi. Questo "piccolo capolavoro dell'animazione" come lo ha definito il doppiatore italiano Alessandro Gassman, sarà in sala dal 29 novembre.

Non chiedetegli di fare un sorriso, di rispondere a un saluto o di aiutare un bambino a fare il pupazzo di neve. Figuriamoci poi di festeggiare il Natale. Al Grinch, sempre verde forse per la rabbia, piace stare da solo sopportando a tratti giusto la compagnia del suo fidato cagnolino Max. Arriva in Italia (il 29 novembre), dopo il successo oltreoceano, "Il Grinch" la trasposizione cinematografica della storia del libro del Dr. Seuss.

Le origini della storia

Lo conosciamo poco qui, o comunque meno che altrove, Theodor Seuss Geisel (in arte Dr.Seuss) fumettista e illustratore statunitense che nella metà del secolo scorso pubblicò alcuni libri che sono diventati dei veri e propri passaggi fondamentali della letteratura per ragazzi. (Insomma una specie di Gianni Rodari italiano). Io stessa, ammetto, fino a pochi anni fa non lo conoscevo molto: fu una mia amica spagnola a regalare a mia figlia il libro del Lorax e da lì mi si aprì un mondo fatto di fantasia, colori, personaggi incredibili e naturalmente insegnamenti/ammonimenti come il rispetto della natura, l’importanza della gentilezza e la profondità dell’amore.

Chi è il Grinch

Insomma questo Grinch che vive in una caverna a dire il vero super lussuosa, si diverte solo facendo dispetti. Detesta tutto ciò che sa di affetto, calore, simpatia e naturalmente festa. Peccato che abiti di fronte ad un villaggio dove il Natale è qualcosa di tremendamente serio, nel senso che festeggiarlo come si deve è l’unica cosa che conta tanto che gli abitanti cantano, addobbano e sfornano dolci in continuazione. Insomma un vero inferno per lui!

Il doppiatore italiano

Se nella versione originale la voce è affidata a Benedict Cumberbatch in quella italiana spetta ad Alessandro Gassman dare colore e calore a questo misantropo dal “cuore due volte più piccolo” degli altri. L'attore e regista non ha esitato a definire il film “un piccolo capolavoro dell’animazione moderna”: per lui, che per la prima volta doppia un personaggio protagonista e che ha dovuto adattare i tempi della lingua italiana a quelli ben più brevi della lingua inglese, è stata un’avventura divertente soprattutto per l’aspetto burbero del Grinch. Ci vorranno la dolcezza e la spavalderia di una bimba bionda con due trecce verticali quasi più alte di lei a rimettere le cose a posto. Compreso il Grinch. Se volete vedere l’intervista con Alessandro, ecco qui il link

Intanto, Buon Natale a tutti!

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