Da Canaletto ai misteri dell'Egitto: tutte le mostre del weekend

Spettacolo
Il Bucintoro di ritorno al Molo il giorno dell’Ascensione, Venezia 1729, olio su tela (foto: Museo di Roma)
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Dal grande pittore veneziano in mostra a Roma, alla scultura robotica di Milano, passando per le mummie di Rovigo: ecco i principali appuntamenti del fine settimana

Sarà un weekend dedicato all'arte e alle mostre in tutta Italia. Da Canaletto a Roma ai misteri dell'Egitto presentati a Rovigo, passando per la scultura robotica di Milano e il Divisionismo a Novara, ecco i principali appuntamenti previsti per il prossimo fine settimana.

I 250 anni dalla morte di Canaletto

Roma celebra i 250 anni dalla morte del pittore veneziano Canaletto con la mostra a Palazzo Braschi "Canaletto 1697-1768", in scena dall'11 aprile al 19 agosto. Per i visitatori ci sarà l'opportunità di ammirare una delle più grandi raccolte di opere dell'artista mai esposte in Italia, tra dipinti, disegni e documenti. Tra i capolavori esposti spiccano due opere della Pinacoteca "Gianni e Marella Agnelli" di Torino: "Il Canal Grande da nord, verso il ponte di Rialto" e "Il Canal Grande con Santa Maria della Carità".

I misteri dell'Egitto a Rovigo

A Rovigo, invece, andranno in scena i misteri dell'antico Egitto, a partire dal 14 aprile fino all'1 luglio, nell'ambito della mostra "Egitto ritrovato. La Collezione Valsè Pantellini". In esposizione a Palazzo Roncale ci saranno, fra gli altri reperti, Meryt e Baby, le "Mummie di Rovigo"; il cofanetto a forma di sarcofago appartenuto al principe Iahmes Sapair, figlio del faraone della XVII Dinastia Seqenera-Djehuty-Aa; il sigillo cilindrico databile alle prime dinastie; due stipiti di falsa porta in calcare bianco con figure a bassorilievo; una stele familiare databile al tardo Medio Regno e poi amuleti, maschere e statue. I visitatori potranno, inoltre, vedere la restauratrice Cinzia Oliva all'opera, mentre lavora sulle due mummie della mostra rodigina.

Le sculture robotiche di Milano

Dal 10 aprile al 25 maggio, la Fondazione Arnaldo Pomodoro accoglie "Imprévisible", la personale mostra di Donato Piccolo. Si tratta del primo appuntamento con il nuovo ciclo delle "Project Room" dedicate ai giovani artisti e curatori. Nel corso dell'esposizione, un gruppo di sculture robotiche interagiscono con i visitatori: si tratta di opere inedite che rappresentano l'interazione tra natura e artificio sulla quale si concentra la riflessione dell'artista. Dall'11 aprile all'1 luglio, invece, va in scena "La Grande Guerra. I racconti pittorici di Italico Brass", l'esposizione allestita a Gammanzoni - Centro Studi per l'Arte Moderna e Contemporanea e organizzata nell'ambito delle celebrazioni promosse per il centenario della Prima guerra mondiale. Si tratta di circa 30 dipinti di Brass, che documentano la vita di trincea, le battaglie e la routine quotidiana dei soldati. Il pittore, infatti, ottenne dal Comando Supremo e dalla Regia Marina il permesso di seguire l'esercito lungo la linea del fronte, per realizzare schizzi e studi.

A Novara una mostra sul Divisionismo

Novara dedica invece una mostra al maestro del Divisionismo italiano, con l'esposizione dal titolo "Vita in risaia. Lavoro e socialità nella pittura di Angelo Morbelli", in scena alla Galleria d'Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni della città piemontese, dal 13 al 25 aprile. I visitatori potranno ammirare, in particolare, due tele, "Risaiuole" (1897) e "Per ottanta centesimi!" (1895), la prima delle quali torna visibile dopo oltre cento anni. Dopo Novara, i dipinti saranno al Museo Borgogna di Vercelli, dal 29 aprile al 1 luglio.

Scatti "Fuori campo" a Gallarate

Il prossimo fine settimana sarà poi l'ultima occasione per poter vedere gli scatti della mostra "Fuori Campo", l'esposizione fotografica collettiva allestita dal MaGa (Museo di Gallarate, in provincia di Varese) fino al 15 aprile. In scena alcune opere di artisti contemporanei, tra cui Vanessa Beecroft, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Tancredi Mangano, Maurizio Montagna, Giancarlo Norese, Adrian Paci, Alessandra Spranzi, Enzo Umbaca, che indagano situazioni marginali, alle quali abitualmente non si presta attenzione. Le fotografie esposte sono entrate a far parte della collezione permanente del museo.

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