Su Sky Atlantic "War child", la crisi dei migranti attraverso gli occhi di un bambino

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Il film andrà in onda domenica 28 gennaio a partire dalle 21:15 (Foto: Sky)
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Il film, che fa parte del ciclo "Il Racconto del Reale“, andrà in onda domenica 28 gennaio alle 21:15 . A raccontare la sua storia è Emran, 11enne afghano rifugiato in un campo a nord della Grecia senza la sua famiglia

La crisi dei migranti raccontata da uno dei migliaia di bambini che la vivono in prima persona. Parte da queste premesse "War Child", nuovo film del ciclo "Il Racconto del Reale", in onda in prima TV domenica 28 gennaio alle 21:15 su Sky Atlantic HD e disponibile su Sky on Demand.

Il film

Prodotto da FremantleMedia con la regia di Jamie Roberts, “War Child” accende  i riflettori su un nuovo capitolo della crisi dei migranti: le drammatiche storie dei bambini non accompagnati dai loro genitori (e in gran parte affidati ai trafficanti) che tentano di arrivare in Europa occidentale. Nel racconto-verità, programmato su Sky Atlantic HD per il ciclo "Il Racconto del Reale", sono in fuga più donne e bambini che uomini; con le strade ormai bloccate e i confini tra paesi chiusi e militarizzati, i più vulnerabili sono costretti a trovare metodi pericolosi o illegali per ricongiungersi ai propri cari e sperare in un futuro più sicuro. Migliaia di loro resteranno intrappolati nel campo per rifugiati non ufficiale di Idomeni, nel nord della Grecia, a causa della chiusura dei confini con la Macedonia.

La guerra con gli occhi di un bambino

Drammatico, viscerale e profondamente commovente, il documentario è raccontato interamente dal punto di vista di tre bambini e narrato dalla voce di uno di loro: Emran, undicenne afghano bloccato al confine con la Grecia senza i suoi genitori. “War Child” segue i piccoli protagonisti nel loro viaggio verso in Europa: un percorso ricco di ostacoli, che li vede nascondersi sui treni, incontrare trafficanti senza scrupoli e infine restare abbandonati nelle foreste della Macedonia. Il tutto, affidato alle riprese dei loro telefonini. Ce la faranno a raggiungere l’Europa occidentale e ad essere al sicuro?

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