Neil Diamond ha il Parkinson, stop al tour per i 50 anni di carriera

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Il cantautore di "I'm a believer" aveva già suonato in 55 date della tournée (Getty Images)
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"Ma voglio continuare a scrivere", spiega il cantautore statunitense che il 24 gennaio compirà 77 anni. A chiedergli di fermarsi è stato il medico: cancellate le date in Australia e Nuova Zelanda

Di recente gli era stato diagnosticato il morbo di Parkinson e ora Neil Diamond dice addio al palcoscenico, interrompendo prima della fine il tour per i 50 anni di carriera: cancellate le date in programma in Australia e Nuova Zelanda.

L'annuncio (e le scuse) di Diamond

Ad annunciarlo è stato lo stesso cantautore statunitense che compirà 77 anni mercoledì 24 gennaio, e il 28 sarà insignito del premio alla carriera dalla Recording Academy. Sul suo sito ufficiale, lunedì 22 ha spiegato che a consigliargli di fermarsi è stato il medico: "È con grande riluttanza e disappunto che annuncio il mio ritiro dai concerti – ha scritto – è stato un grande onore poter offrire i miei show al pubblico negli ultimi 50 anni. Mi scuso sinceramente con tutti quelli che hanno già acquistato il biglietto e che avevano in programma di venire a uno dei miei prossimi concerti".

I successi di Neil Diamond

Neil Diamond si era già esibito in 55 tappe del tour ma, proprio a causa del Parkinson, per lui si è reso sempre più difficile viaggiare e suonare dal vivo in modo continuativo. Tra i brani più conosciuti del musicista newyorkese, canzoni che sono pure diventate famosissime cover, tra cui "I'm a Believer", "Solitary Man" e "Cracklin' Rosie". O ancora "Red Red Wine", portata al successo dagli UB40, "Don't Bring Me Flowers", cantata con Barbra Streisand, e "And the Grass Won't Pay No Mind", quest'ultima reinterpretata anche da Elvis Presley. In Italia, infine, ha avuto un successo particolare negli anni Ottanta con il brano "September Morn".  

L'intenzione di continuare a scrivere

Il Parkinson non impedirà comunque a Diamond di continuare a lavorare, come da lui stesso già annunciato nel prosieguo della nota ufficiale: "Ho intenzione di rimanere attivo ancora a lungo nella scrittura, nella registrazione e in altri progetti: i miei ringraziamenti vanno al mio fedele e devoto pubblico in tutto il mondo. Questa cavalcata è stata 'so good, so good, so good": una citazione, quest'ultima, da un'altro suo successo, "Sweet Caroline".  

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