Signore degli Anelli, Ashley Judd e Sorvino scartate per veto Miramax

Spettacolo
Ashley Judd e Mira Sorvino (Getty Images)
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Peter Jackson fu costretto a scartare le attrici dalla casa di produzione all'epoca guidata da Harvey Weinstein, oggi travolto dalle accuse di violenze sessuali. "Sospetto - dice - che abbiano messo in atto una campagna diffamatoria su entrambe queste donne di talento"

Peter Jackson ha ammesso di aver escluso da "Il Signore degli Anelli" le attrici Ashley Judd e Mira Sorvino a causa di una campagna diffamatoria della Miramax, all'epoca guidata da Harvey Weinstein. Come riporta Stuff, i fatti risalgono alla fine degli anni Novanta, ai tempi in cui iniziarono le riprese della saga fantasy.  

La dichiarazione di Peter Jackson

"Ricordo che Miramax ci disse che lavorare con loro era un incubo e che avremmo dovuto evitarle a tutti i costi", ha dichiarato Jackson. Il risultato di queste indicazioni date dalla Miramax di Bob e Harvey Weinstein è stata l'esclusione delle due professioniste dalla competizione per un ruolo ne "Il Signore degli Anelli". "A quel tempo non avevamo nessuna ragione per mettere in dubbio ciò che questi ragazzi ci dicevano. Ma col senno di poi, ho capito che si trattava della campagna diffamatoria di Miramax al suo apice. Ora sospetto che ci abbiano dato false informazioni su entrambe queste donne di talento", ha sottolineato il regista. Ricordando quei tempi, Jackson ha anche dichiarato di ricordare che i fratelli Weinstein erano soliti comportarsi "come mafiosi di seconda classe".

La difesa di Weinstein

Il Guardian riporta la dichiarazione di un portavoce di Harvey Weinstein, che ha sottolineato come il suo rappresentato non ha mai avuto altro che il più alto rispetto per Peter Jackson. "Comunque, come probabilmente il signor Jackson ricorderà - spiega in una mail - dato che Disney non volle finanziare "Il Signore degli Anelli", Miramax perse il progetto e tutto il casting fu fatto dalla New Line".

La reazione di Ashley Judd

Le dichiarazioni di Jackson sono state confermate anche da un tweet di Ashley Judd, tra le prime a parlare contro Weinstein, che ha condiviso il post della direttrice di Stuff, Rebecca Falconer, dicendo semplicemente "Ricordo bene". L'attrice è stata anche tra le protagoniste di "Frida", il biopic sulla pittrice messicana Frida Kahlo, dove interpretò la fotografa Tina Modotti. Proprio nei giorni scorsi sono emerse le molestie e le violenze psicologiche cui Weinstein sottopose la protagonista della pellicola, Salma Hayek. Al suo fianco, Judd ha combattuto contro Weinstein affinché il film uscisse nelle sale. Nella stessa mail in cui difendeva il suo cliente dalle accuse di Peter Jackson il portavoce dell'ex produttore ha dichiarato che Ashley Judd è stata scritturata in altri film prodotti dal suo aggressore dopo le presunte molestie.

Il tweet di Mira Sorvino

Sia Sorvino sia Judd hanno rifiutato le avances del produttore, che voleva avere con loro una relazione fisica. Per Mira Sorvino il risultato è stato quello - nelle sue parole - di esser "congelata" fuori dall'industria dell'intrattenimento. Dal canto suo, l'attrice protagonista premio Oscar per "La dea dell'amore" ha rilanciato lo stesso tweet di Judd, scrivendo: "L'ho visto appena sveglia, sono scoppiata in lacrime. Eccola, la conferma che Harvey Weinstein ha fatto deragliare la mia carriera, qualcosa che sospettavo ma di cui non ero sicura". Sorvino ha concluso ringraziando  Jackson per la sua onestà, aggiungendo poi "Sono triste".

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