Credeva lo volessero uccidere con onde elettromagnetiche
(ANSA) - GENOVA, 05 DIC - Per due anni ha perseguitato i suoi vicini convinto che lo volessero uccidere con le onde elettromagnetiche. Prima sono iniziati i dispetti, poi è partita una vera e propria escalation con la porta di casa cosparsa di liquido infiammabile e minacce di morte brandendo un coltello.
La polizia ha arrestato lo stalker, un uomo di 63 anni, liberando marito e moglie da quello che era diventato il loro incubo. E' accaduto a Genova.
Tutto è iniziato a dicembre 2020 quando l'uomo si è trasferito a vivere in un appartamento a Rivarolo. In due anni ha suonato al citofono e al campanello della coppia di vicini ogni giorno, fino a quando, esasperati, sono stati costretti a disattivarli. Ha danneggiato la loro porta di ingresso, imbrattandola, incidendola con un coltello e cospargendola di liquido infiammabile. Le due vittime hanno dovuto installare una videocamera sull'uscio e hanno iniziato a parcheggiare la macchina lontano da casa perché più volte lo stalker l'aveva presa di mira tagliando le gomme e rigandola con una chiave. In un caso lo ha fatto anche con la proprietaria a bordo.
L'escalation di follia è partita dalla convinzione che i due condomini lo danneggiassero con le loro onde elettromagnetiche.
E così si è anche presentato alla porta minacciandoli di morte con un coltello a serramanico. Dopo quell'episodio marito e moglie hanno denunciato il vicino agli agenti del commissariato Cornigliano che, dopo le indagini coordinate dalla procura, lo hanno arrestato. (ANSA).