Legali difese, poco tempo per consultare 60 mila documenti
(ANSA) - GENOVA, 28 NOV - "Siamo a un momento molto importante del processo, che sta finalmente per entrare nel vivo. Le difese degli imputati hanno scelto di non contestare i 177 testimoni indicati dai pm, se non un tecnico (l'ingegnere svizzero Bernhard Elsener, ndr) che era già stato ricusato dal gip perché aveva anticipato a mezzo stampa il suo pregiudizio.
Questo per una genuina e determinata volontà di ricercare la verità e non opporre alcun ostacolo al confronto tra accusa e difesa". È quanto riferiscono fonti delle difese a margine dell'avvio del processo a carico di 58 imputati per il crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime).
"A fronte di questa scelta - continuano i legali - i pm hanno invece eccepito su consulenti necessari a ricostruire gli aspetti economico organizzativi di Aspi, temi sui quali peraltro l'accusa ha a sua volta nominato consulenti che non sono stati eccepiti dalle difese. I pm hanno anche contestato testimoni delle difese che avrebbero riferito sul funzionamento dell'azienda, tra cui ad esempio il ruolo in concreto dell'ingegner Castellucci e dei vertici, con ciò rinunciando ad approfondire aspetti fondamentali su cui si regge il teorema accusatorio".
All'udienza di oggi gli avvocati spiegheranno le loro ragioni per cui si oppongono al deposito di circa 60 mila documenti da parte della procura e lamentano il poco tempo a disposizione per consultarli. Dopo le discussioni il collegio dovrà decidere su quali testimoni e documenti accogliere. (ANSA).