Gronda Genova: Rixi, per problema extra costi serve norma

Liguria
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"Gli extra costi della Gronda autostradale di Genova devono avere una copertura normativa, altrimenti rischiano di ricadere sui pedaggi autostradali degli italiani. E' impensabile aumentare i pedaggi in un momento di criticità come questo in cui ci sono code chilometriche su tutta la rete nazionale, sarebbe una cosa inaccettabile". Così il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi in visita a Genova interviene sul progetto di raddoppio dell'A10 nel tratto interessato dal crollo del ponte Morandi, il cui cui costo stimato prima del boom delle materie prime era di 4,2 miliardi di euro.
    "O i lavori della Gronda autostradale di Genova partono a fine 2022-inizio 2023, o le autorizzazioni e le valutazioni di impatto ambientale scadranno, l'apatia di qualcuno in questi anni era semplicemente il tentativo di far scadere le autorizzazioni all'opera, abbiamo poco più di un mese per risolvere quello che gli altri non hanno risolto in tre anni e mezzo - afferma Rixi -. La commissione di esperti sulla Gronda giù istituita presso il Mit darà le prime risultanze a metà novembre".
    "Una stima certa degli extra costi per la Gronda di Genova non c'è - ribadisce Rixi - i costi delle materie prima variano di giorno in giorno, saranno probabilmente virtuali perché nei tempi di realizzazione dell'opera, 8-10 anni, i prezzi delle materie prime cambieranno". (ANSA).
   

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