Piciocchi, un dovere fare memoria e garantire sicurezza
(ANSA) - GENOVA, 04 NOV - "Questa è stata una grandissima tragedia per la nostra città e penso sia giusto farne memoria non solo il 4 novembre ma anche durante l'anno, come a dicembre scorso quando abbiamo dedicato lo spazio esterno del nuovo mercato di corso Sardegna alle vittime dell'alluvione". A dirlo il vice sindaco di Genova, Pietro Piciocchi, a margine della deposizione di una corona di fiori in Via Fereggiano, davanti alla targa che ricorda le vittime dell'alluvione che 11 anni fa ha colpito il capoluogo ligure. Alla cerimonia, alla quale hanno partecipato, assieme ai parenti delle vittime anche il Console onorario di Albania, Giuseppe Durazzo, i consiglieri regionali Lilli Lauro e Pippo Rossetti, e il presidente del municipio Angelo Guidi. "Una vicenda che ci ha segnato tantissimo - ha ricordato Piciocchi - e che richiama alla grandissima responsabilità di amministratori rispetto ai temi della messa in sicurezza del territorio. Credo che in questi anni molto sia stato fatto, tanti progetti sono ancora in corso e altri saranno finanziati - ha concluso - ma siamo tutti cresciuti nella consapevolezza di dover garantire ai nostri concittadini condizioni di serenità e sicurezza".
La cerimonia si è conclusa a Borgo Incrociati, con la deposizione di una corona in memoria di Antonio Campanella vittima dell'alluvione 2014.
"Angela Chiaramonte, Shpresa Djala e le figlie Gioia e Janissa, Serena Costa, Evelina Marina Pietranera. La Liguria non dimentica questi nomi, non dimentica le vittime innocenti dell'alluvione che 11 anni fa ha colpito Genova, segnandola profondamente. Un' alluvione di cui abbiamo le immagini drammatiche scolpite nella nostra memoria. Quelle immagini rappresentano tutto ciò che non vogliamo per la Liguria. E che ci stiamo impegnando per non vivere mai più". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ricordando l'alluvione che colpì Genova il 4 novembre 2011. "Oggi possiamo dire che la nostra città corre meno rischi rispetto al 2011, con la nuova copertura nell'ultimo tratto del Bisagno, con lo scolmatore del Fereggiano e con una nuova organizzazione della nostra Protezione Civile diventata modello nazionale. Il nostro impegno - conclude - è quello di continuare con il grande piano di messa in sicurezza della città, con un lavoro congiunto tra istituzioni, perché una tragedia come quella di 11 anni fa non accada mai più. È l'unico modo per onorare la memoria di queste innocenti vittime".