Moglie uccisa: a operaio contestata la premeditazione

Liguria

Pm chiede consulenza psichiatrica. Convalidato il fermo

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(ANSA) - GENOVA, 29 LUG - Il pubblico ministero Federico Panichi ha contestato la premeditazione a Sebastiano Cannella, l'operaio di 58 anni che mercoledì pomeriggio ha strangolato la moglie Marzia Bettino, anche lei 58 anni, da cui si stava separando. Secondo il pm, che coordina le indagini dei carabinieri, non si sarebbe trattato di un gesto d'impeto visto che la corda aveva un nodo scorsoio. Una ricostruzione contestata dai legali dell'uomo, gli avvocati Marco Piccardo e Roberto Ruggiero.
    Il sostituto procuratore ha anche chiesto una consulenza per valutare se l'operaio fosse in grado di intendere e volere al momento dell'omicidio. I militari, nel corso della perquisizione gli avevano anche trovato e sequestrato un coltello.
    Intanto questa mattina il gip ha convalidato il fermo ed emesso una ordinanza di custodia in carcere. Canella ha risposto alle domande del giudice. "All'ennesimo rimprovero ho visto tutto nero e non ho capito più nulla -a detto al gip -. Volevo riallacciare i rapporti con lei e invece ho spento la vita della donna che amavo. Sono pentito di quello che ho fatto".
    Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'operaio ha ucciso la moglie in una dependance di pertinenza della loro villetta usando una corda. Poi si è allontanato e a iniziato a vagare per la Valpolcevera per poi chiamare i carabinieri dalla stazione di Pontedecimo e confessare al telefono l'omicidio.
    Cannella era geloso e non avrebbe accettato la separazione e anche di dovere lasciare la casa di proprietà della moglie.
    (ANSA).
   

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