Gozzi (Federacciai), siderurgia italiana non è Ilva

Liguria

Lavoriamo per arrivare al 2030 con acciaio 100% decarbonizzato

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(ANSA) - GENOVA, 25 LUG - "Bisogna sfatare l'immagine che la siderurgia italiana è l'Ilva, perché è falsa: l'Ilva fa ormai meno di 4 milioni di tonnellate su 24 all'anno, cioè poco meno del 20% e l'80% dell'acciaio prodotto in Italia è prodotto da forno elettrico, il che vuol dire quasi totalmente decarbonizzato e rappresenta la più grande macchina di economia circolare d'Europa. Siamo campioni d'Europa, non dell'Italia, perché utilizzando rottame è piena economia circolare". Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, oltre che del gruppo Duferco, lo ribadisce a margine dell'incontro dedicato alla sostenibilità nell'ambito della Genova Summer school dedicato alla sostenibilità in corso all'Albergo dei poveri a Genova.
    "Decarbonizzata, economia circolare, altissima qualità dei materiali e della professionalità delle maestranze, la siderurgia italiana è un comparto eccellente del mondo - sottolinea - e stiamo lavorando intensamente per arrivare all'orizzonte del 2030 con green steel, cioè un acciaio al cento per cento decarbonizzato, comprando e investendo tantissimo in energie rinnovabili". Invece di comprare elettricità le aziende siderugiche stanno investendo per acquistare o realizzare campi fotovoltaici o eolici per alimentare direttamente gli impianti, spiega ancora Gozzi. "Resta il gas dei forni di riscaldo, non quelli che producono l'acciaio, ma quelli che riscaldano i semilavoarati per mandarli nei laminatoi - dice -. Stiamo intensamente lavorando per sostituire buona parte del gas naturale con biometano, perché siamo in Pianura padana, nel mezzo delle aziende biotcniche e agricole della Pianura padana che per la loro sostenibilità stanno costruendo biodigestori. E poi idrogeno: perché ad esempio nel nostro investimento di Brescia i forni di riscaldo del nuovo laminatoio sono già predispoti per mixare idrogeno a gas".
    (ANSA).
   

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