Prototipi presentati da Iit e Inail. Riducono sforzo fino a 40%
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Si chiamano XoTrunk, XoShoulder e XoElbow, sono fatti di plastica e delle leghe di alluminio che si usano in campo aerospaziale, sanno adattarsi alle esigenze del momento grazie all'aiuto dell'intelligenza artificiale e possono ridurre fino al 40% lo sforzo di chi lavora nell'industria, nella logistica o nelle costruzioni civili: sono i tre esoscheletri per i lavoratori del futuro, robot indossabili i cui prototipi sono stati progettati in Italia, da Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) in collaborazione con l'Inail. Alcuni di essi hanno cominciato a essere sperimentati sul campo e potrebbero essere pronti per il mercato nei prossimi anni.
Gli esoscheletri sono stati progettati in modo da non limitare né intralciare i movimenti di chi lavora e per entrare in funzione solo per i compiti più faticosi, supportando il sistema muscolo-scheletrico. Oltre a ridurre lo sforzo, promettono di ridurre infortuni sul lavoro e malattie professionali, prime fra tutte quelle a carico del sistema muscolo-scheletrico. Queste ultime sono infatti le più frequenti, pari al 68% di tutte le malattie professionali denunciate all'Inail nel 2020, percentuale in crescita costante dal 2016. Fra queste, circa il 41% interessano la colonna vertebrale.
Sviluppati nell'ambito del progetto Sistemi Cibernetici Collaborativi, i tre prototipi sono nati nel laboratorio XoLab dell'Iit (Wearable Robots, Exoskeletons and Exosuits Laboratory) guidato da Jesús Ortiz, in collaborazione e con il supporto del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell'Inail, guidato da Carlo De Petris. (ANSA).