Maxi-emendamento per accelerare iter conversione decreto legge
(ANSA) - GENOVA, 10 MAR - "Pretendiamo risposte certe da poter dare ai cittadini, alle imprese dell'outdoor e ai turisti.
Altrimenti siamo pronti a proteste eclatanti". Così i sindaci dei 36 Comuni liguri della zona rossa istituita per contrastare la diffusione della peste suina africana, a margine di un incontro tra le Regioni e Anci, a cui hanno partecipato Anci Liguria e Anci Piemonte.
Nel corso dell'incontro, le Regioni hanno preso l'incarico di "assemblare" tutti gli emendamenti presentati al decreto legge con l'obiettivo di creare una sorta di maxi-emendamento per accelerare i tempi della conversione in legge del decreto, previsto al momento non prima del 15 aprile.
"Dobbiamo sbrigarci - afferma il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai -. Se il governo non mette la fiducia si rischia la buona riuscita delle vacanze pasquali ma bruciando anche in anticipo la stagione estiva".
La speranza è quella di vedere una riapertura progressiva che ponga fine al lockdown dei boschi e giusti e celeri ristori. Tra le richieste anche quella di un sistema di abbattimenti semplificato oltre alla individuazione di un percorso di recinzioni che ricalchi solo i confini segnati dalla presenza di infrastrutture e la riduzione del perimetro della zona rossa.
"Siamo nella fase della disperazione, i cittadini ci chiedono risultati", afferma Natale Gatto, sindaco di Isola del Cantone e coordinatore dei Piccoli Comuni liguri. "Attendere oltre rischia di lasciare vere macerie sul territorio che diventa ogni giorno più difficile contenere", commenta Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione. Nei prossimi giorni è prevista l'organizzazione di una riunione con il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana e il commissario per la peste suina africana Angelo Ferrari, la valutazione dei testi (ordini del giorno e ordinanze), il coordinamento con Anci nazionale e i parlamentari liguri per accelerare la conversione del decreto legge. (ANSA).