Per migliorare 1100 km a velocità ridotta e zone pedonali
(ANSA) - GENOVA, 28 FEB - Ridurre del 66% le emissioni di biossido di azoto e del 13% le pm10. incrementare le zone a 20 e 30 km all'ora per abbassare un'incidentalità che fa di Genova una delle città più pericolose d'Italia. Sono queste alcune delle indicazioni che arrivano da "Clean Cities", la campagna di Legambiente che ha portato a un test. Tra gli indicatori presi in considerazione il tasso di motorizzazione, che oggi è di 48 auto ogni 100 abitanti e che si auspica possa calare entro il 2030 a 35, il numero di mezzi del trasporto pubblico elettrici, così come quelli della sharing mobility, le strade a velocità massima 20 o 30 km/h che oggi non sono censite ma che dovrebbero raggiungere i 1100 km, oltre a migliorare le aree ztl o a pedaggio che oggi hanno estensione limitata e efficacia mediocre. «La domanda che ci siamo fatti è stata capire se la mobilità genovese è in grado di sopportare le crisi - spiega Andrea Poggio responsabile mobilità Legambiente - pensiamo al lockdown, ma anche all'attuale crisi energetica. Su alcune cose non siamo messi troppo male, penso alle pm10, ma andiamo malissimo per le pm 2,5 o il Nox, che è l'inquinamento da diesel e, soprattutto, manca una pianificazione di rallentamento del traffico, con le città a 30 all'ora, con tutti servizi di prossimità, a 15 minuti dalla residenza». Indicazioni che diventano la base di un confronto con la pubblica amministrazione per trovare margini di miglioramento. "Possiamo dire di aver tracciato la strada in questi 5 anni - spiega l'assessore alla mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora - con le ciclabili o l'elettrificazione dei mezzi. Dobbiamo fare di più, pensiamo alle zone con velocità 30 km/h che dobbiamo censire e aumentare, soprattutto dove ci sono le scuole. Il dato assoluto, però, è quello di andare verso una città ripensata dove i cittadini devono fare la scelta del trasporto pubblico locale. Noi stiamo facendo la sperimentazione della gratuità, che proseguiremo, ma bisogna lavorare anche su un servizio efficiente e veloce perché questa è la strada per abbattere l'inquinamento urbano". Legambiente, quindi, chiede un'accelerazione su zone pedonali e trasporto pubblico. (ANSA).