Impennata costi materie prime per 'esplosione' costi energetici
(ANSA) - GENOVA, 25 FEB - Hanno portato in piazza i loro prodotti per creare un 'giardino della pace' simbolico, sui moli della Darsena di Genova, ma anche per protestare contro una situazione, dai costi di produzione alle stelle, alle speculazioni, alla peste suina, che mette a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole liguri. Sono stati in centinaia, infatti, gli aderenti a Coldiretti Liguria che hanno dato vita a una manifestazione per denunciare le difficoltà che interessano tutta la filiera, dalla pesca alla floricoltura, dall'agricoltura alla silvicoltura fino all'olivicoltura. Tra i problemi maggiori l'esplosione dei costi energetici con quasi un agricoltore su tre che è costretto a ridurre la produzione e con le barche della flotta ligure che rischiano sempre più frequentemente di navigare in perdita. A questo si aggiunge l'aumento dei i costi delle materie prime con i mangimi che registrano un +80%, i concimi +143% e gli imballaggi fino a +50%, impattando su tutte le filiere, dalla plastica per i vasi delle piante, al vetro per le bottiglie di olio e di vino, fino alla carta per le etichette. Infine, è schizzato alle stelle il prezzo dei canoni demaniali marittimi, con i pescatori che sono passati da pagare un massimo di 370 euro annui a ben 2698,75 euro. "Il Covid-19 ha portato a uno scenario di accaparramenti, rincari e speculazioni che stanno mettendo a dura prova le nostre imprese in un momento di ripresa a seguito delle difficoltà legate alla pandemia. -spiegano Gianluca Boeri, presidente Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa delegato confederale - E' inaccettabile che agricoltori, floricoltori, pescatori e olivicoltori si trovino a lavorare sottocosto o siano addirittura costretti a ridurre la loro produzione o a spegnere le serre: serve un deciso intervento che metta un freno agli aumenti delle bollette e che garantisca continuità alle produzioni e generi trasparenza nelle filiere". Una situazione che, nelle ultime ore, si è aggravata ulteriormente a causa della guerra che rischia di affossare l'economia con il caro petrolio spinto anche dall'invasione dell'Ucraina e le ritorsioni della Russia che colpiscono i mezzi di produzione.
(ANSA).