Per noi quel viadotto è la testimonianza della tragedia
(ANSA) - TORINO, 03 GEN - L'eventuale passaggio di una tappa del prossimo Giro d'Italia di ciclismo sul Ponte San Giorgio di Genova, l'infrastruttura realizzata al posto del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018, quando morirono 43 persone, "non può essere considerato un omaggio alle vittime". E' il commento di Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi. "Siamo contenti - spiega, in una nota - che la città di Genova possa ospitare questa importante manifestazione per dare un momento di gioia agli sportivi ed un po' di serenità dopo tanta fatica per la pandemia in corso. Abbiamo letto di ipotesi relative al passaggio della tappa sul Ponte San Giorgio (inusuale su un'infrastruttura autostradale) come omaggio ai nostri famigliari, vittime del crollo del Ponte Morandi. Come ben sapete - prosegue Egle Possetti - per noi questo nuovo Ponte rappresenta la testimonianza palese della nostra tragedia, non rappresenta il grande orgoglio di cui tanto abbiamo sentito parlare, rappresenta anche il ricordo di quanto si sarebbe dovuto fare per evitare la vergogna del crollo. Ringraziamo quindi sentitamente per l'idea ma pensiamo che il passaggio su quel ponte, non possa essere un omaggio alle vittime, i corridori passeranno ed esprimeranno la loro forza di volontà nel portare a termine la tappa, come su ogni altro ponte".
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