La denuncia della biologa Fontanesi
(ANSA) - IMPERIA, 28 DIC - L'inquinamento delle acque e quello acustico oltre alla presenza delle imbarcazioni, quindi di eliche e attrezzature da pesca sono i principali nemici dei cetacei che vivono nel Santuario del Mar Ligure. Lo ha detto la biologa Elena Fontanesi, vice presidente dell'associazione Delfini del Ponente, nell'illustrare il bilancio di un anno di attività. "Sono sempre maggiori i tursiopi, anche giovanissimi, che portano i segni di eliche. Da un paio di anni seguiamo un piccolo esemplare, nato nell'inverno del 2019, che abbiamo chiamato 'Propeller' (elica, ndr), il quale sin dai primi avvistamenti ci siamo accorti che mostrava la cicatrice di una ferita nella zona dorsale, verso la coda, provocata dall'impatto con un'elica". Ma ci sono anche cetacei che mostrano segni di collisioni con attrezzature da pesca, altri che restano impigliati nelle reti dei pescherecci, nel tentativo di mangiare il pescato. "In questi due anni abbiamo avvistato Propeller circa venticinque volte, tra Imperia e Sanremo e bisogna dire che ha recuperato bene". Tra gli avvistamenti più particolari nel 2021 la balena grigia Wally, che ha attraversato anche le coste dell'Imperiese e la tartaruga "Liuto". Sono stati 34 gli avvistamenti di gruppi di tursiopi e 20 quelli di stenelle.
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"Rispetto all'anno precedente, con 42 avvistamenti, si è registrato un netto calo di tursiopi nei mesi estivi - prosegue Fontanesi - ma soprattutto nei mesi autunnali tanto da ipotizzare un loro allontanamento dalla zona. Sono tornati in massa, invece, nel mese di dicembre. Come ogni anno le stenelle striate si posizionano al secondo posto come numero di avvistamenti". (ANSA).