Sovrintendente, consapevolezza politica puntare su cultura
(ANSA) - GENOVA, 15 DIC - Un teatro in salute che guarda avanti con fiducia. Questo il ritratto del Carlo Felice proposto dal sovrintendente Claudio Orazi durante la presentazione del programma artistico del Teatro nel primo semestre 2022. "Nei giorni scorsi - ha detto Orazi - il consiglio d'indirizzo ha approvato all'unanimità il bilancio previsionale. Possiamo guardare con serenità al futuro: c'è la consapevolezza politica di voler puntare sulla cultura".
Il governo, infatti, ha stanziato 100 milioni per il 2022 e 50 milioni per il 2023 a sostegno delle Fondazioni sofferenti sul piano patrimoniale. Inoltre Comune e Regione hanno sensibilmente incrementato il loro contributo al Carlo Felice.
Orazi ha poi ringraziato anche Iren, altro socio fondatore e annunciato l'impegno nuovo di Intesa Sanpaolo all'interno del Teatro genovese.
Orazi e il direttore artistico Conte puntano da tempo sulla rivalutazione della civiltà musicale genovese: "Non dimentichiamoci che qui era attivo il Teatro del Falcone, il secondo palcoscenico pubblico della storia (dopo il San Cassiano di Venezia, ndr). Vogliamo ricollocare Genova in un contesto culturale più ampio e per questo il Teatro sta allacciando contatti a livello regionale (in autunno inaugurerà il Teatro Cavour di Imperia), nazionale (ieri sera Orchestra e Coro si sono esibiti ad Arezzo) e internazionale con tournée a New York, Pietroburgo, Oman e America Latina". La programmazione del Teatro era inizialmente pensata su due palcoscenici, quello del Carlo Felice, e quello del Teatro della Gioventù, ma "a causa della pandemia - ha detto Orazi -, anche per i prossimi mesi, il Teatro della Gioventù sarà adibito a centro vaccinale, per cui una serie di iniziative rivolte soprattutto alle scuole sarà realizzata in altri spazi che stiamo cercando".
Infine, il pubblico. Gli ultimi spettacoli hanno avuto una cornice di spettatori alquanto modesta. Il ritorno agli abbonamenti potrebbe essere utile a richiamare quei melomani che al momento si tengono lontani.
Sei opere, 9 appuntamenti sinfonici: questo il cartellone che il Carlo Felice proporrà da gennaio a giugno 2020. Il Carlo Felice ha scelto un programma lirico 'popolare' e un calendario sinfonico che alterna autori di richiamo a scelte più raffinate. Si parte con due concerti (8 e 13 gennaio) intitolati “Ritratti americani” affidati a Wayne Marshall e Marco Angius interpreti di Adams, Slatkin, Copland, Ellington, Ives e Sciarrino per introdurre il primo appuntamento lirico, formato da “La serva padrona” di Pergolesi e “Trouble in Tahiti” di Bernstein (28 gennaio, direttore Alessandro Cadario, regia di Luca Micheletti). La lirica prosegue con cadenza mensile: “Anna Bolena” di Donizetti il 18 febbraio (dirige Sesto Quatrini, regia di Alfonso Antoniozzi), “Manon Lescaut” di Puccini (25 marzo), Donato Renzetti, direttore, Davide Livermore regista, 'Rigoletto' di Verdi (13 maggio, diretto da Jordi Bernacer, il baritono Enkhbat nel ruolo principale) e 'Il Turco in Italia' di Rossini (10 giugno) diretto da Christopher Franklin, regia di Italo Nunziata, scenografie di Emanuele Luzzati. Il Teatro ha commissionato e metterà in scena entro giugno 2022la prima assoluta della commedia musicale “Zëna” (Il viaggio dell'emigrante), atto unico su libretto di Mauro Graiani e musica di Fabrizio Lamberti. “Tra le novità – ha detto Orazi - la riscoperta del repertorio sinfonico e lirico di Luciano Berio, che si svilupperà nei prossimi tre anni e darà modo al pubblico di giungere alle celebrazioni del centenario della nascita del compositore originario di Oneglia, nel 2025”. “Novecenti” è il titolo della serie di concerti dedicata alla scoperta della musica strumentale italiana a cavallo del XX secolo e delle sue interconnessioni con il repertorio sinfonico europeo coevo. Fabio Luisi dirigerà venerdì 15 aprile, la Sinfonia n.9 di Bruckner e lunedì 25 aprile, la Sinfonia n. 4 di Schumann. In entrambi i casi, le sinfonie sono accostate a una composizione di Luciano Berio. Per il Ciclo Beethoven, due concerti diretti da Hartmut Haenchen (24 febbraio, 22 aprile) e uno affidato a Speranza Scappucci (19 maggio).