Leonardo: Fiom e Uilm in piazza per risposte da azienda-governo

Liguria

Re David, serve chiarezza su futuro. Non c'è Fim, 'ma rsu unite'

(ANSA) - ROMA, 06 DIC - Fiom e Uilm si rivolgono "all'azienda ma anche al Governo", con lo sciopero in tutto il gruppo Leonardo, e la manifestazione nazionale in Piazza Monte Grappa.
    "Non si capisce quale è la linea generale. Chiediamo chiarezza su investimenti e prospettive", sottolinea la leader della Fiom, Francesca Re David, prima degli interventi previsti da un piccolo palco fronte alla sede di Leonardo.
    "Credo che sia il primo sciopero di tutta Leonardo, sotto la sede dell'azienda", evidenzia la segretaria generale della Fiom-Cgil: "Ci troviamo in una condizione molto complicata: la cosa scatenante è stata l'avvio della procedura di cassa integrazione per le areostrutture, il che vuol dire per il Mezzogiorno perché gli stabilimenti sono tutti al Sud, tra Puglia e Campania. Ed è una cassa integrazione che si sa quando inizia e non si sa quando finisce".
    Poi, "Si parla di vendita di tutta la parte della difesa, con l'ex Oto Melara: non si capisce se ad un gruppo tedesco o se a Fincantieri, e non si capisce se rimane la progettazione, la testa in Italia. E ci troviamo di fronte alla vendita di automation a Genova, anche qui per far cassa. Non si capisce qual è l'idea generale. C'è una centralità della parte di cyber e di digitalizzazione ma allo stesso tempo si annuncia una riduzione dei siti".
    Dal Governo, dice la leader della Fiom, "una assenza totale di un'idea di politica industriale. Questo ricade fortemente sul Sud e crediamo che questo modo di procedere sia molto, molto preoccupante".
    In piazza Monte Grappa non 'è la Fim-Cisl. Francesca Re David commenta: "L'unità fa la forza. La Fim ha fatto delle valutazioni diverse: lo sciopero è in alcuni siti e non è in tutto il gruppo. Essere uniti sarebbe stato meglio. Sul territorio sicuramente le rsu sono unite e questo è un valore da non perdere". (ANSA).
   

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