Esposto Comitato San Cristoforo approda in Commissione Trasporti
(ANSA) - GENOVA, 06 MAG - "Le tariffe dei pedaggi che abbiamo pagato per anni non sono state correttamente investite da Società Autostrade in manutenzioni funzionali all'efficacia di tutte le tratte: lo dimostrano in primis il crollo di Ponte Morandi e tutti gli altri problemi sorti a viadotti, gallerie e altro. Hanno solo prodotto utili per gli azionisti, basta guardare i bilanci". Giuseppe Tagnochetti, uno dei componenti del Comitato San Cristoforo di Genova, in qualità di rappresentante di Trasportounito, ricorda e riassume così in una nota l'esposto presentato da un anno alla Procura di Genova contro Aspi, che ora è stato acquisito anche in Commissione Trasporti, consegnato dal Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi.
Il senso del documento, messo a punto da un pool di cinque studi legali genovesi di livello nazionale, è in sostanza che Aspi dovrebbe restituire i pedaggi che non sono stati impiegati in investimenti sulla rete, manutenzione e nuove opere, come invece previsto dalla concessione. Il Comitato San Cristoforo (patrono degli automobilisti) costituito dopo il crollo di Ponte Morandi, promosso dal Comitato Zona Arancione Ponte Morandi (cittadini e imprese dei quartieri più direttamente danneggiati dal crollo del ponte), Assiterminal (associazione terminalisti portuali), Cna e Usarci Sparci (Sindacato Ligure degli Agenti di Commercio), con il sostegno del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, dopo il fronte giudiziario avvia con la presentazione in Commissione il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali.
"Non partiamo dalla richiesta di risarcimento, ma è chiaro che se la nostra tesi, tariffe incassate a fronte di lavori non effettuati, sarà riconosciuta, le tariffe incassate e non utilizzate dovranno essere restituite all'utenza - aggiunge Tagnochetti -: nel caso siamo pronti a destinarli a obiettivi sociali per aiutare il territorio più colpito". (ANSA).