Le palestre chiedono attenzione
(ANSA) - GENOVA, 29 APR - Una lunga passeggiata attorno alla fontana di Piazza De Ferrari, guidati da una danzatrice avvolta in uno strascico rosso. È stato questo il momento principale del flash mob che le scuole di danza genovesi hanno tenuto in occasione della giornata internazionale della danza. In piazza insegnanti, coreografi, danzatori, per chiedere che un comparto così importante, sono circa 4 mila le scuole in Liguria, possa tornare a vivere dal 1 giugno, quando riapriranno le scuole, dopo uno stop durato da marzo, con una breve pausa la scorsa estate. "Questa giornata serve per accendere i riflettori su questo comparto - spiega Isabella Ruzzier coordinatrice ligure ligure Assodanza Italia - perché abbiamo bisogno che le istituzioni ci riconoscano. Questo è un comparto che fa educazione e cultura, le scuole di danza sono presidi di socialità e averle chiuse e tenerle chiuse ha significato una forte perdita. Dal primo giugno si potrà tornare in palestra ma aspettiamo anche l'apertura dei teatri perché la danza è finalizzata ad esibirsi, i nostri allievi hanno bisogno di palcoscenici dove poter danzare". Un flash mob che si è svolto a Genova come in altre 6 piazze italiane che che si è concluso con gli allievi sulla scalinata di Palazzo Ducale a comporre la scritta "giornata internazionale della danza", salutati da un lungo applauso. "Questa giornata è un simbolo di rinascita, un segno di speranza per tutta l'arte del movimento - conclude Alessandria Gabbi Associazione Sport Liguria - in questi lunghi mesi di pandemia ci siamo imbattuti in un nemico invisibile.
Abbiamo reinventato il nostro settore, che presuppone il senso del gruppo, del contatto, della vicinanza e portandolo anche in remoto e poi all'aperto. Tutto per tenere viva quella che è una grande passione, oltre che un lavoro per molte persone". (ANSA).
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