Cgil, in primo bimestre 2021 3 mila denunce infortunio
(ANSA) - GENOVA, 28 APR - Nella Giornata mondiale dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro, la Cisl lancia l'allarme: a fronte del netto calo degli infortuni maschili, frutto solo del rallentamento imposto dal Covid a parte del lavoro industriale e dell'edilizia, si è verificato un forte aumento di quelli mortali occorsi agli uomini, ma soprattutto alle donne. Lo scrive in una nota Luca Maestripieri, segretario generale di Cisl Liguria. Secondo i dati Inail, che confrontano il 2020 con il 2019, si è verificato un calo dell'8,23% degli infortuni avvenuti nel territorio ligure, che sono passati da 20.695 a 18.991. "Una decrescita che corrisponde a più del doppio del dato territoriale del Nord Ovest (-4,05%) e che sta ad indicare che nella nostra Regione le attività di lavoro statisticamente più esposte al rischio hanno rallentato più che altrove. A questo, però, non ha fatto seguito un calo degli infortuni mortali che sono aumentati del 91,30%, quindi quasi raddoppiati, passando in Liguria dai 23 del 2019 ai 44 del 2020. L'aumento - scrive Maestripieri - è cinque volte e mezzo il dato nazionale (+16,62%). Possiamo, dunque, parlare di un'emergenza sicurezza sul lavoro in Liguria".
E sono state 2.858 le denunce d'infortunio in Liguria nel primo bimestre 2021, in calo di 250 sullo stesso periodo dell'anno precedente (-8%) dovuto al drastico ridimensionamento delle denunce di infortunio in itinere, quelle casa-lavoro (- 42,5%), mentre molto più contenuto è il decremento delle denunce in occasione di lavoro (-3,1%). "Il dato è ancora mostruoso: 3 mila denunce in due mesi sono una enormità - ha detto Fulvia Veirana, segretaria generale Cgil Liguria. Per l'82,9% delle denunce si tratta di cittadini italiani, per il 13,9% si tratta di lavoratori Extra-UE (+7,6%) e solo per il 3,2% di lavoratori appartenenti all'UE (-5,2%)".
(ANSA).
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