Dopo riprogrammazione su tagli. Domani prenotano under 80 liguri
(ANSA) - GENOVA, 21 MAR - "Nonostante la drastica riduzione del vaccino AstraZeneca comunicato dal commissario nazionale per l'emergenza Francesco Figliuolo Regione Liguria garantirà a partire da lunedì 29 marzo l'apertura dell'hub genovese alla Fiera del mare che produrrà entro le prime 72 ore fino a 2.000 vaccini al giorno di cui per la prima volta assoluta in Italia una metà saranno erogati a carico della sanità privata convenzionata, coinvolta in tutte le principali sue sigle associative." Lo ha comunicato in una nota il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, al termine della riunione pomeridiana con i direttori delle aziende sanitarie e i vertici di Alisa per la riprogrammazione, dopo lo stop al vaccino AstraZeneca imposto da Ema e la riduzione del 70% degli invii da parte del commissario nazionale. Nell'hub di Genova verranno somministrati sia vaccini di tipo freeze (Moderna), per andare incontro alle esigenze prioritarie di tutelare i cittadini ultra vulnerabili, sia di tipo cold ovvero AstraZeneca con cui si comincerà a vaccinare la popolazione under 80.
Le prenotazioni per questi ultimi tra i 75-79 partiranno attraverso il sito internet regionale (prenotovaccino.regione.liguria.it) da oggi alle ore 23 e con tutte le altre modalità (farmacie, sportelli Asl, Cup etc.) a partire dalla mattina di martedì. La prossima settimana sarà la volta delle prenotazioni delle persone tra i 70 e i 74 anni.
"In contemporanea all'hub della fiera - ha comunicato Toti - partiranno, primo esperimento in Italia, le 50 sedi di somministrazioni a carico delle rete delle farmacie territoriali (prenotazioni a partire dal 26 marzo) per un totale iniziale di ulteriori 2000 vaccini alla settimana, pronti a incrementare l'offerta non appena vi sarà disponibilità di dosi da parte del commissario nazionale. Tutto questo ambizioso incremento del piano vaccinale, nonostante i tagli, è reso possibile dalla accurata e prudente e gestione delle scorte programmata da Alisa al fine di rispondere alle esigenze di una campagna vaccinale che resta quanto mai incerta, in termini di tempistica e quantità delle scorte consegnate ai sistemi sanitari regionali da parte delle istituzioni centrali". (ANSA).
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