A RTL 102.5, difficile senza pubblico, ma Festival deve esserci
(ANSA) - SANREMO, 05 MAR - "Quando ho fatto Sanremo mi sono divertito, non è stato facile. Sia ad Amadeus sia a Baglioni, quando hanno avuto l'incarico di condurlo e ci siamo sentiti per fargli l'in bocca al lupo, ho detto: 'Ricordatevi che a Sanremo uno starnuto diventa una broncopolmonite, qualsiasi cosa è amplificata'". Così Carlo Conti ai microfoni del programma Giletti 102.5 su Rtl 102.5.
"Noi commentiamo tutto, facciamo polemica su tutto, ma bisogna essere dentro alle cose per viverle e per poterle commentare al meglio", ha aggiunto Conti, che ha condotto le edizioni 2015, 2016 e 2017. "Quella di Sanremo è una settimana di folklore, di allegria, di follia, difficile, quest'anno un po' manca tutto quello che c'è intorno, soprattutto per Sanremo, che è anche un problema economico, ma permette comunque a tutti di commentare, perché lo guardiamo tutti. Amadeus e Fiorello stanno facendo un miracolo in questa situazione, senza il pubblico non si riesce a creare l'evento, è tutto più difficile.
Detto questo la vita deve andare avanti, dobbiamo dare un segnale altrimenti vince il virus e in quest'ottica Sanremo deve esserci anche senza pubblico, perché c'è un'economia che va avanti con il Festival, non pensiamo solo al cantante che è sul palco".
Per Conti, "tutte le polemiche che adesso ci sono intorno al festival avvengono al giorno d'oggi sulla piazza dei social che ci permette di parlare e sparlate di tutto e di tutti". (ANSA).