Rimasto paraplegico era stato condannato in primo grado
Un disabile di 47 anni, Oscar Capossela, di Bordighera (Imperia), condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi di reclusione con l'accusa di aver truffato l'Inail e quindi di essere un falso invalido, è stato assolto in secondo grado, sentenza ora confermata anche in Cassazione. Come ha anticipato Imperiapost.it, nel 2006 l'uomo divenne paraplegico agli arti inferiori in seguito a un incidente stradale, quando venne investito da un'auto pirata. In seguito venne perciò riconosciuto vittima di un infortunio sul lavoro.
E' il 2012, quando in seguito alla segnalazione di tre persone che lo avrebbero visto camminare Capossela viene denunciato e la guardia di finanza apre un'inchiesta. A quel punto non solo verrà messa in dubbio la dinamica dell'accaduto, col sospetto che l'uomo si sia infortunato per una caduta accidentale, ma la sua stessa invalidità e la sua cartella clinica.
Nel giugno del 2016 il tribunale di Imperia lo condanna a 2 anni e 6 mesi per truffa e falso. Nel giugno del 2019 la Corte di Appello lo assolve, ritenendo non credibili le testimonianze dell'accusa, con i certificati medici che confermano la sua invalidità. A fine 2020 la sentenza della Cassazione, con Oscar che si vede restituire i beni e i conti correnti sequestrati dalla magistratura.
"Dopo quattro anni di lunghissimo calvario, che non auguro a nessuno, mi ritengo molto soddisfatto perché ho sempre creduto nella giustizia - afferma Capossela -. La vicenda che mi ha colpito è stata veramente drammatica". Oscar ringrazia "i miei carissimi amici che mi hanno donato il loro affetto e sostegno e anche coloro che mi hanno fatto del male - afferma - perché da loro ho avuto la consapevolezza e la forza in più di combattere per me e per chi al posto mio non ce l'avrebbe mai fatta, perché sappiatelo sempre, il bene sconfiggerà sempre il male".
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