Pronto emendamento al Milleproroghe, primo firmatario Rixi
Un nuovo tentativo, che passa da Montecitorio, per recuperare 88 milioni di euro "avanzati" del decreto Genova, destinati alla ricostruzione del viadotto Polcevera e agli indennizzi di cittadini e imprese ma non utilizzati e rimasti nella "contabilità speciale" della struttura commissariale. Il grimaldello per far trasferire quei soldi al Comune di Genova sarebbe un emendamento al decreto Milleproroghe che ha come primo firmatario il deputato leghista Edoardo Rixi. Da mesi il sindaco e commissario Marco Bucci fa pressione sul governo per l'assegnazione di queste risorse ma nonostante le rassicurazioni iniziali del presidente del Consiglio la risposta della ragioneria di Stato a un'istanza presentata a dicembre è stata negativa.
La speranza è che invece l'emendamento possa sbloccare definitivamente la situazione. Nel testo si chiede che le risorse possano essere "assegnate direttamente al Comune di Genova per la realizzazione delle necessarie opere di rigenerazione e riqualificazione urbana delle aree sottostanti il viadotto Genova San Giorgio". Gli 88 milioni sul piatto, suddivisi in tre tranche, da 10, 25 e 53 milioni: i 10 più 25 milioni sono considerabili, secondo l'emendamento, "economie di spesa": soldi che il commissario avrebbe potuto anticipare alle aziende danneggiate dal crollo se Autostrade non avesse pagato di tasca propria come invece accaduto. Più complesso il discorso relativo ai 53 milioni, che riguardano i 60 milioni (20 milioni per tre anni) che il governo metteva a disposizione del commissario per fare comunque partire i lavori del ponte. Di questi soldi, 7 milioni sono stati utilizzati per i ristori dei cittadini della "zona arancione". Dai corridoi di Tursi filtra ottimismo sull'operazione: gli 88 milioni sarebbero utilizzati per realizzare tutti i lotti del parco del Polcevera ideato dall'architetto Boeri ma anche per altri progetti per la vallata attraversata dal ponte Genova San Giorgio. (ANSA).