Centrale Enel Spezia: Peracchini,per Governo resta a carbone

Liguria

Critiche anche da Lega e Cambiamo!

(ANSA) - LA SPEZIA, 22 GEN - Il Governo non ha "volontà di chiudere il gruppo a carbone della centrale Enel fin alla riconversione del gruppo a gas". E' quanto apprende da Enel il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini. Sulla centrale Eugenio Montale c'è un progetto per la conversione a turbogas, non accolto però da Comune e cittadinanza, che chiedono la fine dell'utilizzo di fonti di energia non rinnovabili e inquinanti.
    La comunicazione è del Mise. Cade "la maschera dell'ipocrisia della sinistra - ha detto Peracchini -, che alla Spezia solo a parole è contraria alla centrale a carbone mentre a Roma, forza di Governo, promuove l'utilizzo dei carboni fossili nel Golfo dei Poeti. Dal Governo giallorosso arriva una doppia doccia fredda per la città - prosegue -: da una parte si conferma inequivocabilmente la volontà della maggioranza dell'esecutivo sorretta da Pd, Leu e 5S di continuare a insistere sul nostro territorio con la centrale a carbone, nonostante il fermo parere contrario di tutta la città. Dall'altra, ancor più grave, si sconfessano i provvedimenti della conferenza dei servizi dove tutti i Ministeri competenti avevano indicato la cessazione dell'uso del carbone al 31 dicembre 2021. Insistere ancora con il carbone nel Golfo dei Poeti significa avere una politica ambientale anacronistica".
    Secondo i parlamentari della Lega Lorenzo Viviani e Stefania Pucciarelli "il governo a trazione grillina esce allo scoperto con l'ambientalismo di facciata. Il ministro allo Sviluppo Economico, il grillino Patuanelli, ha negato a Enel la dismissione della centrale a carbone della Spezia. Un fatto gravissimo per un territorio che ha dato tantissimo per la politica energetica nazionale in termini di inquinamento ambientale e che merita più rispetto". Manuela Gagliardi, deputata di Cambiamo, dice che "tutta la retorica del M5S e del premier Conte sull'importanza dello sviluppo e della conversione green del Paese si sgretola alla prova dei fatti. Mentre i grillini continuano a vagheggiare la sostituzione delle fonti fossili con l'eolico e il solare, nei fatti impongono, con il ministro allo Sviluppo Economico Patuanelli, il mantenimento di tecnologie inquinanti e anacronistiche come la centrale Enel a Carbone di Spezia. Incredibile che, a fronte della volontà espressa dalla stessa Enel di dismettere la centrale, sia proprio un ministro M5S ad opporsi, smentendo le rassicurazioni date in questo senso dal sottosegretario Pd all'Ambiente Morassut e dall'ex Ministro all'Ambiente Orlando". (ANSA).
   

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