"Uniamo due soluzioni, con imbocco sia a levante che a ponente"
(ANSA) - GENOVA, 13 GEN - Alle tre ipotesi per la nuova diga da 1,3 miliardi del porto di Genova Ignazio Messina, amministratore delegato dell'omonima compagnia armatrice e terminalista, risponde proponendo di unirne due in una nuova, prevedendo il doppio ingresso delle navi nel bacino di Sampierdarena, sia da levante che da ponente. "La nuova diga è un progetto importante per la sopravvivenza del porto" premette e poi spiega "Ho proposto di unire la soluzione 3 (che prevede l'imboccatura dal levante, come la 2) e la 4 (imboccatura da ponente) e fare due bocche nuove, una da ponente e una da levante. Non sono un ingegnere o un tecnico, toccherà a loro studiare le fattibilità, ma da 24 anni diciamo che il bacino del porto storico di Genova ha un problema: ha fisicamente due entrate ma se ne può usare una sola, quella di ponente è solo per navi di piccole dimensioni, lo zero virgola qualcosa dei traffici complessivi. Con le due bocche le navi potrebbero entrare da ponente fare l'accosto ai terminal e uscire da levante senza dover fare l'evoluzione completa che richiede l'ingresso da levante: quindi meno tempo per la manovra, meno soldi per piloti e rimorchiatori e soprattutto impegni per meno tempo lo specchio acqueo". Messina ha lanciato l'idea durante la riunione tecnica con gli operatori portuali, una delle sette sessioni "private" che si affiancano alle 4 pubbliche (online per ragioni di Covid) previste dal dibattito pubblico sulla nuova diga. Ma c'è un altro tema che preoccupa. "Nel dossier è previsto che fase 2 dell'intervento per la realizzazione della diga potrà diventare operativa solo se verranno stabiliti nuovi vincoli aeroportuali - sottolinea Messina -. Significa che resta il nodo del cono aereo per la vicinanza con l'aeroporto. Se Enac dirà che le navi non possono entrare o che possono entrare ma non potranno esserci le gru abbastanza alte da poterle scaricare non so quando vedremo la fase 2". (ANSA).