Nuova diga Genova da 1 mld, parte il dibattito pubblico

Liguria

Signorini, serve per accessibilità. Bucci, su muro anche tram

 Sarà una grande opera da oltre un miliardo, una nuova diga necessaria per consentire l'ingresso e le manovre nel porto di Genova alle navi più grandi, lunghe oltre 400 metri e larghe 60, ma che potrebbe anche diventare una via di collegamento fra est e ovest della città. "Ad esempio ho pensato anche ad un percorso tram o una metropolitana" azzarda il sindaco Marco Bucci. Domani partirà il dibattito pubblico, presentato oggi a palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Il primo in Italia dopo il decreto attuativo del 2018, partirà domattina con la presentazione pubblica e servirà a esaminare con cittadini e soggetti interessati tutte le potenzialità del progetto, che parte con tre diverse ipotesi progettuali con cui il bacino portuale passerà dall'attuale larghezza di 200 metri fino a 800.
    La più accreditata è quella con accesso a levante sia per navi da crociera che cargo, mantenendo e tagliando un pezzo della vecchia diga per migliorare l'ingresso delle navi nel canale di Sampierdarena. I costi oscillano fra 1 e 1,3 miliardi, fra 750 e 950 milioni per la prima fase funzionale. Per la progettazione ci vorrà un anno e 7 per la realizzazione. "Dobbiamo fare quest'opera perché il problema principale del bacino storico è l'accessibilità nautica - spiega Paolo Emilio Signorini, presidente dei porti di Genova, Savona e Vado ligure -. Le grandi navi merci e passeggeri che ormai raggiungono i 400 metri di lunghezza hanno difficoltà a fare manovre di evoluzione nel bacino e hanno difficoltà a entrare nel canale di Sampierdarena quando una nave è accostata. E risolvere l'accessibilità è una priorità non cittadina ma europea". La diga attuale, che risale al 1847 non basta più per i nuovi colossi. "E' un'opera strategica fondamentale, un prerequisito perché tutto quello che stiamo costruendo a monte vada a sistema e possa essere sfruttato al 100% delle proprie possibilità: non farla renderebbe meno efficaci e produttive le grandi somme di denaro già investite per attrezzare una logistica a terra che nei prossimi anni sarà competitiva con le migliori logistiche d'Europa" ha detto il governatore Giovanni Toti elencando Terzo Valico, potenziamento della stazione marittima per le crociere e nuovi binari ferroviari in porto. "Non è un investimento per Genova, lo è per la Liguria, per l'Italia e l'Europa, Genova è la porta di ingresso del corridoio Reno-Alpi e come tale è porta di ingresso in Europa delle merci che vengono dall'Asia - dice Bucci - Ma non deve essere una cosa inerte, questo "muro" dà la possibilità di fare tante cose, non deve solo creare acqua calma per il porto ma ricadute economiche per la città: significa pale eoliche o movimento delle onde per l'energia. Ci stiamo lavorando, ne ho parlato con Renzo Piano" e anche appunto una "via" per tram e metropolitana. (ANSA).
   

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