Ai lavoratori ex Ilva si sono uniti da altre fabbriche
Sono oltre 500 i lavoratori Arcelor Mittal dello stabilimento di Genova a sfilare questa mattina verso il centro della città nel corteo organizzato dalla Fiom dopo la decisione dell'azienda di inviare agli operai lettere di sospensione immediata dal lavoro. Al momento sono 250 le lettere arrivate ai dipendenti. "Questa è una serrata - denuncia il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro - illegittima per il diritto del lavoro e anche per la nostra Costituzione. I dirigenti di quest'azienda sono dei barbari che prima hanno distrutto gli impianti non investendo un euro e ora se la prendono con i lavoratori. Noi non ci stiamo e oggi saremo in piazza per difendere il lavoro". Il corteo è partito alle 8 e alle 8.30 ai lavoratori ex Ilva si sono unite anche delegazioni di altre fabbriche genovesi, da Leonardo a Fincantieri ad Ansaldo energia. Il corteo è in marcia verso la prefettura.
E' arrivato alla Prefettura di Genova il corteo dei lavoratori Arcelor Mittal di Genova con la partecipazione anche di delegazioni di operai dal porto e da altri grandi stabilimenti genovesi. Si è visto anche qualche momento di tensione perché davanti alla Prefettura era schierato il reparto della Mobile a protezione del palazzo del Governo. All'arrivo dei manifestanti c'è stato qualche spintone con la richiesta ai poliziotti di togliersi il casco. La richiesta è stata poi esaudita e salutata dai lavoratori con un applauso. "Il Governo dov'è?" è lo slogan che scandiscono gli operai dell'ex Ilva. I lavoratori saranno ora ricevuti dalla prefetta Carmen Perrotta. L'obiettivo è ottenere una mediazione del Governo già nelle prossime ore per riuscire a far ritirare all'azienda gli ultimi provvedimenti.
Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo hanno convocato per venerdì 13 novembre alle ore 16 le organizzazioni sindacali per discutere della vicenda ex Ilva dopo la richiesta dei segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm Roberto Benaglia, Francesca Re David e Rocco Palombella.
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