Procura, saldo mobilità negativo dal 2014
La sanità Ligure ha il peggior disavanzo del paese, pari a 64 milioni di euro, dopo il Molise.
Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei Conti della Liguria nel corso del giudizio di parifica dell'esercizio finanziario 2019 della regione Liguria, che si è tenuto quest'oggi in video-conferenza.
La procura regionale, così come la sezione di controllo, mette in evidenza come tutti i risultati di esercizio dal 2017 al 2019 sono stati con segno negativo. Non solo. Secondo il procuratore regionale Claudio Mori, la regione non sarebbe riuscita a conseguire gli obiettivi che si era posta con un'apposita legge, che prevedeva di ridurre le perdite.
''Sarebbe necessario comprendere, anche ai fini del doveroso rispetto del principio di trasparenza dei bilanci e del principio dell'accountability, le ragioni del mancato raggiungimento degli obiettivi", scrive il procuratore nella sua relazione. La procura si chiede anche quale sia stato l'effettivo ruolo di Alisa, azienda nata nel 2016 che tra i suoi compiti ha quello della programmazione della spesa sanitaria, in materia di risparmio ed efficenza.
Anche nel 2019 nessun ente del servizio sanitario regionale chiude l'esercizio con il conseguimento di un utile e anche il saldo della mobilità extra-regionale è in perdita, di oltre 71 milioni di euro (18 milioni in più rispetto al 2018). Un trend negativo che va avanti dal 2014, confermando ''la scarsa attrattività del sistema sanitario regionale ligure''. Per il procuratore, dunque, il sistema sanitario ligure ha un costo pro-capite ''molto elevato, e non finanzia la qualità delle prestazioni, ma, finanzia l'inefficienza del sistema sanitario, il quale, a sua volta, eroga prestazioni di media-bassa qualità''.
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