Nessun ingresso dal 16 aprile per un giovane in quarantena
"Sono 42 gli ospiti del centro di accoglienza del Campo Roya di Ventimiglia, in prevalenza bengalesi, pachistani, nigeriani e sudanesi. Sono 39 uomini e tre donne". Lo ha detto, la coordinatrice del centro gestito dalla Croce Rossa, Marsha Cuccuvè, a margine della visita della delegazione del dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del ministero dell'Interno. Cuccuvè ha sottolineato che la capienza del campo è di 460 ospiti, anche se dal 16 aprile, momento in cui è stata dichiarata la quarantena per un migrante, non si registrano più ingressi. Il prefetto di Imperia, Alberto Intini, aveva sottolineato non molto tempo fa che il centro sarebbe rimasto chiuso per motivi sanitari.
"La prospettiva che vogliamo è semplice e dovrà essere sintetizzata in documento, che le istituzioni si sono impegnate a realizzare quanto prima: individuare non tanto una struttura, ma un modulo flessibile di transitorietà per evitare bivacchi a Ventimiglia". Lo ha detto il prefetto Michele Di Bari, capo delegazione del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Viminale al termine del vertice che si è tenuto oggi in Prefettura a Imperia sulla questione migranti a Ventimiglia. Le strategie che saranno adottate dal ministero per contenere i flussi verranno comunicate nei prossimi giorni: oggi sono state raccolte le istanze delle singole istituzioni ma, secondo quanto appreso, le ipotesi riguardano un 'alleggerimento' del centro di accoglienza di Parco Roya, dove sono presenti 42 migranti, un incremento della presenza di forze dell'ordine in città e, in ultimo, impedire l'arrivo di nuovi migranti al confine. "E ciò non riguarda soltanto la permanenza di migranti a Ventimiglia - ha aggiunto Di Bari, riferendosi al modulo flessibile di transitorietà - quanto i controlli incrementati e resi efficienti attraverso un modulo che vede impegnate le tre forze di polizia. A fine settembre ci rivedremo di nuovo, nel frattempo speriamo che la situazione Covid si affievolisca per alleggerire completamente la struttura del Parco Roya".
"In questo momento la Regione non è disponibile a trovare un luogo per gli immigrati, ci sono altre priorità che dobbiamo affrontare". Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Sanità e Sicurezza di Regione Liguria, Sonia Viale, al termine dell'incontro in Prefettura a Imperia con la delegazione del ministero dell'Interno sulla questione migranti. Il riferimento è a eventuali alternative al Parco Roya, qualora quest'ultimo venisse chiuso. "Ventimiglia è una città di frontiera - ha aggiunto - che non può accogliere una struttura di natura definitiva perché significherebbe dichiarare la città come luogo di destinazione finale di coloro che sbarcano sulle nostre coste indipendentemente da situazioni di emergenza".
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