Da sondaggio emerge mappa richieste ciclisti. Preferiti archetti
(ANSA) - GENOVA, 08 GIU - Dopo un plauso per la rete ciclabile d'emergenza "della quale la De Ferrari-Boccadasse ha fatto da apripista", Fiab propone al Comune una rete di ciclo parcheggi per posteggiare i mezzi "facilmente ed in sicurezza".
L'associazione che assieme a Confprofessioni ha donato al comune il progetto di una rete ciclabile cittadina di 130 km ha svolto un sondaggio sui social a cui hanno risposto oltre duecento ciclisti attraverso il gruppo Facebook #genovaciclabile che raccoglie 7.892 membri ed alle altre associazioni che si occupano di mobilità dolce. le richieste riguardano tutta la città "anche se il centro risulta il più gettonato" ha dichiarato Romolo Solari, presidente di Fiab. I cicloposteggi richiesti sono stati riportati su di una mappa, consultabile al link https://bit.ly/cicloposteggi_richiesti_giugno_2020 e sono stati comunicati all'Assessore alla Mobilità Matteo Campora ed al Responsabile dell'Ufficio Smart Mobility Enrico Musso.
"Interessante vedere come i cicloposteggi richiesti si concentrino verso alcuni poli attrattori che possono essere ad esempio gli uffici del centro cittadino o le università, ad esempio la facoltà di Medicina a San Martino. Ci sono poi anche richieste concentrate in alcune delegazioni quali ad esempio Pegli, Sestri o Sampierdarena segno che non c'è solo mobilità ciclistica verso il centro città ma esiste anche una mobilità interna a queste".
"Stiamo ovviamente parlando di cicloposteggi diurni dove uno lascia la bici perchè ha raggiunto l'ufficio, la scuola, il negozio, ecc. Per quelli notturni dei quali se ne sente altrettanto il bisogno la partita è più complessa ma ci conforta" l'ipotesi di usare "come bicibox i bassi del centro storico sequestrati alla mafia. Per questi ha fatto scuola il bicibox della Maddalena gestito dall'Associazione Ama".
La proposta dei cicloposteggi non punta "alle rastrelliere tipo scolapiatti che rovinano le ruote e non consentono di legare il telaio: Vanno benissimo gli archetti già presenti in città che sono funzionali, economici e di facile reperibilità nei magazzini comunali". (ANSA).