Fase 2: ristoranti Portofino accendono luci, ma è protesta

Liguria
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A Savona e S. Margherita riconsegnate le chiavi

 Anche nella Piazzetta di Portofino si sono riaccese le luci dei ristoranti, ma solo per una sera e per protesta. Sono stati più di un centinaio i partecipanti tra Santa Margherita Ligure e Portofino all'evento "Risorgiamo Italia", la protesta con cui titolari di bar, pub, ristoranti chiedono al governo di poter riaprire. Dopo la protesta di ieri sera, questa mattina i commercianti hanno simbolicamente consegnato le chiavi dei locali al sindaco di Santa Margherita Donadoni. "Non ce l'abbiamo con voi sindaci, ma con il governo - precisa Valentina Miroglio, anima della protesta nel Tigullio Occidentale - chiediamo regole certe per poter ripartire e soprattutto regole che ci mettano in condizione di lavorare altrimenti molti non riapriranno".
    A Savona identica protesta con una settantina di persone che, rispettando le distanze di sicurezza imposte per evitare il contagio dal covid, si è presentata alla sindaca Caprioglio: "Non posso legiferare a riguardo ma mi farò portavoce delle vostre istanze". A Sarzana flash mob in piazza a cui ha partecipato anche la sindaca Ponzanelli. "Manderò una lettera al Presidente del Consiglio per far presente le vostre richieste", ha detto la primo cittadino che ha aggiunto: " Supportare i Comuni significa poter abbattere le imposte comunali a carico delle imprese e salvare tutti i servizi" Ristoratori e baristi non sono gli unici a chiedere di ripartire. Lo hanno fatti anche i parrucchieri di Sanremo con una manifestazione in piazza l'altro ieri chiedendo di poter tornare a lavorare nel rispetto delle norme di sicurezza.
    (ANSA).
   

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