Contship licenzia, sindaco non fa auguri

Liguria
@ANSA

Peracchini, sto con lavoratrice non società da 30 mln l'anno

 'Tsunami' in porto alla Spezia: il sindaco ha deciso di non partecipare ai tradizionali auguri di Natale a Lsct, il principale terminal portuale della città, del gruppo Contship, in solidarietà con una lavoratrice licenziata. Il licenziamento segue la razionalizzazione dell'ufficio dogane del terminal. I sindacati hanno detto di non esser stati messi al corrente del licenziamento mentre il gruppo Contship ha detto che la procedura riguarda "un caso specifico, che non può essere generalizzato o strumentalizzato". Oggi la presa di posizione del sindaco Pierluigi Peracchini, che ha rifiutato l'invito di Lsct. "I miei auguri vanno alla lavoratrice licenziata. Non è condivisibile che il gruppo Contship, che lavora con una concessione pubblica da oltre 50 anni e guadagna oltre 30 milioni annui non abbia trovato una ricollocazione per una lavoratrice dopo 30 anni di servizio. L'amarezza è doppia - aggiunge - quando a essere perso è il lavoro di una donna alle soglie del 2020. Non è mai accaduto un licenziamento di questo tipo nella comunità portuale e credo che abbia avuto l'effetto di un'ulteriore incrinatura dei rapporti fra Contship e la città". Il sindaco si riferisce all'impegno che Contship ha preso di liberare Calata Paita, dove sorgerà la nuova stazione crocieristica. "Siamo in attesa che si adoperi per il ritiro da quelle aree".

   Il colosso mondiale dei trasporti fa comunque gli auguri al primo cittadino, "auguri che ci sentiamo di estendere agli oltre 600 colleghi di La Spezia Container Terminal e a tutti i membri della comunità portuale di La Spezia". Il gruppo, in una nota, spiega: "Non siamo in grado di comprendere la correlazione tra il licenziamento, la concessione di 50 anni e lo sviluppo del terminal sul molo Garibaldi - la questione riguarda il ritiro del gruppo da Calata Paita per mettere a disposizione quelle aree per la costruzione della nuova stazione crocieristica ndr -, ma ribadiamo fermamente che Lsct ritiene tale opera fondamentale e strategica per la propria competitività futura. Ogni scelta progettuale è mossa dalla consapevolezza di un terminal che dovrà operare con i massimi principi di sicurezza e resilienza per un periodo molto lungo di anni. L'estensione del molo Garibaldi, nonostante sia finanziata da soggetti privati, è e rimarrà un bene pubblico di proprietà del demanio anche oltre il periodo di concessione di Lsct". E ancora: "Auspichiamo che le feste possano essere foriere di un approccio costruttivo e più rispettoso dei ruoli e dell'autonomia gestionale di tutti i soggetti coinvolti".(ANSA)

Genova: I più letti