Taranto accende scontro Confindustria-Cgil su esuberi

Liguria
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Boccia,errore tenerli con le crisi. Landini, parole senza senso

(ANSA) - GENOVA, 9 NOV - Di fronte alla crisi dell'ex Ilva, che il colosso ArcelorMittal non vuole più gestire restituendola ai commissari, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia chiede di agire con "buon senso e serietà" e invita a non pretendere che di fronte a "crisi congiunturali le imprese debbano mantenere i livelli di occupazione, quindi finanziare disoccupazione. Così facciamo un errore madornale". La replica dei sindacati non tarda ad arrivare e ad infiammare la polemica è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che prima era stato a capo delle tute blu del sindacato di Corso d'Italia.
    Boccia parla ad un convegno di Confindustria presso Ansaldo Energia a Genova commentando i 5.000 esuberi chiesti da Arcelor Mittal per rimanere nell'ex Ilva. "Se c'è una crisi congiunturale legata all'acciaio, è inutile far finta che non ci sia - dice il numero uno degli industriali italiani -. Bisogna capire come gestire questa fase permettendo di 'costruire', come accade in tutte le aziende del mondo". Ci sono gli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione "che si attivano in momenti congiunturali negativi delle imprese. Il punto - spiega - è creare sviluppo in quel territorio, costruire altre occasioni di lavoro, ma non sostitutive, complementari. Se l'ex Ilva arretra per la congiuntura internazionale, ogni azienda deve avere una flessibilità in chiave congiunturale". La risposta di Landini arriva da un convegno a Firenze promosso da Cat Firenze e Gruppo Abele: le parole di oggi del presidente di Confindustria "sono senza senso: c'è un accordo da far rispettare, firmato un anno fa, che prevede degli impegni".
    Secondo il leader della Cgil, inoltre, "non sono cali temporanei di mercato che modificano piani strategici che prevedono 4 miliardi di investimenti. Quegli accordi lì vanno fatti rispettare: e anche lui dovrebbe chiedere alla multinazionale di rispettare il nostro Paese, e di rispettare gli accordi. Credo che l'affidabilità nel rispetto degli accordi sia una regola delle parti sociali". Sul caso interviene anche la segretaria della Cisl Annamaria Furlan: "Se c'è una crisi dell'acciaio, si affronta con il confronto con il sindacato non chiudendo le fabbriche e mandando a casa 5000 persone. Questo fa un'impresa seria. Ma Arcelor Mittal ha scelto finora la strada più breve ed irresponsabile", replica a Boccia. Se il tema è il ritorno dello scudo penale "facciamo una battaglia insieme. Non è il momento delle divisioni. Ma se i problemi sono solo un pretesto per chiudere, allora è molto difficile trovare una strada condivisa nell'interesse del paese".
    A Genova interviene sul tema delle crisi aziendali e dei possibili effetti negativi sull'economia se non risolte in tempo anche Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria dell'associazione di Viale dell'Astronomia. Lo fa lanciando a sua volta un allarme, in particolare sul nuovo codice di crisi delle imprese: "Dai primi calcoli con il nuovo Codice della crisi di impresa - sottolinea - l'intera platea di aziende interessate dalle procedure di 'allerta' in fase di prima applicazione oscillerà tra 25 e 30 mila. Com'è inevitabile, una parte di queste falliranno".
    La nuova misura mira a prevenire il rischio insolvenza introducendo nuovi controlli. "Non è solo statistica. Dietro alla statistica ci sono persone, famiglie, giovani, ci siamo tutti noi. C'è il nostro Paese e la sua capacità competitiva - precisa Robiglio -. Siamo tutti d'accordo di volere anticipare la possibile crisi di impresa per risolverla prima che si creino danni irreparabili. Ma non siamo in grado di traghettare in poco tempo un sistema industriale come quello italiano, senza creare disagio e panico in decine di migliaia di piccoli imprenditori".
    Gli risponde a stretto giro il sottosegretario del Mise Gian Paolo Manzella: "Confindustria segnala che per molte piccole imprese i cambiamenti sono particolarmente gravosi e questa questione è già stata portata all'attenzione del ministero competente, sono sicuro che verrà valutata".
   

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