Lega, non c'è più spazio per intimidazioni. Indagini Digos
Alcune scritte contro il ministro Salvini, il governatore Toti, il sindaco Bucci e l'assessore alla sicurezza del Comune di Genova Garassino sono state rinvenute nel centro storico di Genova. Sul posto, personale della digos. Tra le frasi lasciate si legge "Salvini boia" e "Salvini a testa in giù". Immediata la reazione della Lega. Le scritte contro Salvini e Garassino "sono state accompagnate dal simbolo della falce e del martello - si legge nella nota -. Un segnale di come a una certa parte politica dia fastidio il piano straordinario antidegrado realizzato dall'assessorato alla Sicurezza del Comune. Certi soggetti non hanno di meglio da fare che imbrattare strutture pubbliche e private dando dimostrazione di come al decoro preferiscano il degrado. Auspichiamo che la Digos possa individuare i vandali che hanno deturpato i muri della zona in modo che questi risarciscano i danni causati. Nel centro storico e in tutta la città - conclude la nota - non c'è più spazio per queste intimidazioni".